
Giardini e balconi fioriti possono diventare un problema, soprattutto in caso di condomini maleducati
Firenze, 13 luglio 2025 - Fiori e piante adornano spesso palazzi e ville a schiera, ma altrettanto frequentemente sono causa di discussioni e litigi, ponendosi al centro di annose acredini condominiali. A spiegarci perché è l’avvocato Luca Santarelli, esperto in tematiche condominiali, che fornisce anche un vademecum di regole da osservare per provare a evitare ogni problema.
Quali sono le regole base da rispettare? "Quelle importanti sono solo tre regole che non comportano costi o rinunce. La prima: i vasi posizionati sui davanzali dei terrazzi devono essere ancorati in modo saldo al muro, in modo tale da evitare che folate di vento o particolari eventi atmosferici, che ormai non sono più straordinari, possano far cadere i vasi stessi nella parte sottostante con rischi per le persone e danno certo alle cose. La seconda regola è che ogni vaso abbia un sottovaso in modo tale che, quando le piante vengono annaffiate, l’eccesso d’acqua non percoli e non finisca ai piani sottostanti. La terza attenzione riguarda la manutenzione. Nello specifico quando vengono recisi i fiori secchi o le foglie ingiallite occorre che quest’operazione venga compiuta all’interno del terrazzo. In ogni caso, la parte tagliata non deve essere lasciata cadere ai piani sottostanti, ma rimossa e smaltita nel cassonetto del biologico, essendo materiale compostabile".
Una delle cause ricorrenti di problemi è l’impianto automatico di irrigazione. Come gestirlo correttamente? "È essenziale monitorarlo. In caso di assenza per un periodo medio-lungo, durante il quale l’impianto di irrigazione funzioni in modo automatico e senza controllo del proprietario di casa, occorre che il condomino assente possa fare affidamento su una figura di fiducia che passi almeno periodicamente a controllare lo stato della terrazza".
Nel caso in cui queste semplici regole non vengano rispettate, cosa può fare il condomino che teme dei danni e/o pericoli? "Domanda molto interessante. In questo caso il condominio dovrebbe segnalare, documentando con delle fotografie, lo stato dei luoghi all’amministratore, manifestando la sua preoccupazione e chiedendo un tempestivo intervento".
E l’amministratore è obbligato a intervenire? "Ritengo di sì. Infatti, il virtuale pericolo a cose o persone proviene da una parte del fabbricato che, sebbene proprietà privata, costituisce anche una parte del condominio. Pertanto l’amministratore ne è responsabile".
Ma se le regole sono così semplici e la situazione è così facilmente risolvibile perché esistono tante discussioni? "Personalmente ritengo che spesso le persone siano prive del minimo buonsenso e, in questo caso, anche prive di buona educazione o portatrici sane di strafottenza inaccettabile".