Gli attori della Filostoccola leggono 'Novecento'. Con loro Eugenio Allegri

Il reading sui canali social della compagnia teatrale

Allegri

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Arezzo, 8 aprile 2020 - La Filostoccola non si ferma e, in questo difficile momento di isolamento e tensioni, regala pillole di teatro virtuale al pubblico al suo pubblico. È infatti disponibile, sulla pagina Facebook La Filostoccola Teatro Virginian e sul canale Youtube della compagnia aretina, uno dei brani più significativi di «Novecento», l’opera teatrale scritta da Alessandro Baricco per Eugenio Allegri. Ed è proprio Eugenio Allegri l’ospite d’onore della video-lettura targata La Filostoccola: l’attore e regista torinese che, da oltre venticinque anni interpreta Novecento in giro per il mondo, ha infatti preso parte al progetto e, indossati il cappello e la cravatta di scena, ha letto il finale della storia a cui il Teatro Virginian deve il proprio nome. Tra i protagonisti del video «La Filostoccola legge Novecento», l’attore aretino e direttore artistico del Virginian Daniele Marmi (proprio in questi giorni in onda su Tv8 con la fiction «I delitti del Bar Lume» in cui veste i panni del Cioni), l’attore genovese e direttore logistico Alessandro Marini, gli attori e docenti di teatro Eleonora Angioletti e Giorgio Castagna, i tecnici Piermarco lunghi ed Emilio Bucci, e gli allievi della Scuola di recitazione La Filostoccola che, da settembre, seguivano i corsi di teatro organizzati all’interno del Teatro Virginian. La lettura di «Novecento» ha permesso di ritrovarsi a tante persone innamorate del teatro dando significato al motto «distanti ma uniti» che, dall’inizio dell’emergenza Corononavirus, imperversa sul web. «L’epidemia causata dal coronavirus - spiega Daniele Marmi - è una situazione di grande emergenza che ci ha colti, in molti casi, impreparati. Ci siamo ritrovati a dover chiudere il Teatro Virginian nel bel mezzo di una stagione di prosa a cui avevamo lavorato con grande passione e che stava raccogliendo un ottimo consenso. Alla stessa maniera abbiamo sospeso i corsi di recitazione che sono il cuore pulsante della nostra realtà. Questa situazione ci fa male, ma non ci deve distruggere. E proprio per lanciare questo messaggio e per mostrare che noi ci siamo anche in questi giorni di sospensione, abbiamo deciso di leggere tutti insieme il finale di «Novecento», l’opera che anni fa ci ha fatto immaginare il nostro teatro, il Teatro Virginian»