La notte magica di Buffa con l’Italia Mundial

Il giornalista protagonista in Fortezza: «Lo stupore di Pablito, l’urlo di Tardelli: e Zico che per due giorni mi ha rivelato il dolore del Brasile»

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Arezzo, 30 giugno 2022 -  Federico Buffa, giornalista e noto volto di Sky, racconta l’indimenticabile vittoria della Nazionale Azzurra ai mondiali di calcio del 1982. Va in scena stasera alle 21 nella cornice della Fortezza «Italia Mundial» spettacolo di e con Federico Buffa. I goal di Paolo Rossi, l’urlo di Tardelli, le parate di Zoff, la pipa di Bearzot, le braccia al cielo del Presidente Pertini, rivivono nel racconto emozionante di Buffa, accompagnato al piano da Alessandro Nidi e diretto da Marco Caronna. Con il suo stile inconfondibile, Buffa accompagna lo spettatore dietro le quinte dei mondiali di Spagna. Uno spettacolo per rivivere le emozioni di quel glorioso 82 e sentirsi di nuovo campioni del mondo, anche nell’anno delle mancate qualificazioni in Qatar. Un appuntamento imperdibile organizzato dal Nuovo Teatro Verdi di Montecatini con Fondazione Guido D’Arezzo per la rassegna Estate in Fortezza.

Nell’anno delle mancate qualifiche, ci consoliamo con i mondiali ’82? «Avevamo deciso di farlo prima di finire fuori da Qatar 2022, è uno spettacolo di un’autorialità diffusa. Nel 2014 avevo dedicato una storia al mondiale ’82 in una collana di documentari. Paolo Rossi lo vide e chiamò Tardelli dicendo di dargli un’occhiata. Ero ai mondiali in Brasile e ricevetti un messaggio di Tardelli che mi ringraziava. Da lì anche Graziani e Zoff hanno dato contributi che di fatto hanno a che fare con chi ha giocato quel campionato del mondo. Ho avuto il privilegio di passare 2 giorni con Zico che mi ha raccontato la storia dall’altro punto di vista, quello brasiliano, è un omaggio a tutti quelli che c’erano». Tra loro anche il nostro Pablito Rossi: «Ricordo il suo stupore per l’uomo sulla luna e il nonno paterno che gli disse: «tu puoi fare tutto Paolino»». In scena il racconto, le parole ma anche la musica del maestro Nidi. «Il fascino di quel mondiale è ancora vivo, venivamo dagli anni più bui della Repubblica e vincere riportò la gente nelle piazze a gioire dopo gli anni di piombo».