CATERINA CECCUTI
Cosa Fare

“Ho ucciso un uomo in un reality”: il giallo di Bini e Moretti al Love Orticoltura

Mercoledì alle 21 al Love Orticoltura di Firenze l'inedita coppia di autori Alessandro Bini e Stefano Moretti presenterà per la prima volta al pubblico il loro romanzo a tinte giallo-noir

Da sinistra Stefano Moretti e Alessandro Bini con il loro romanzo

Da sinistra Stefano Moretti e Alessandro Bini con il loro romanzo

Firenze, 16 luglio 2025- “Ho ucciso un uomo in un reality”, questo il titolo del romanzo a tinte giallo-noir fresco di stampa firmato da Alessandro Bini e Stefano Moretti, edito da Noripios all’interno della collana di narrativa italiana. A presentarlo per la prima volta al pubblico saranno i due autori stessi, con la doppia data di mercoledì 23 luglio ore 21, al Love Orticoltura (Via Vittorio Emanuele II), e giovedì 24 alle 19, nel Club Sportivo Romola di Via Treggiaia 3.

La penna tagliente di Alessandro Bini e Stefano Moretti, che firmano a quattro mani il romanzo è quella di una coppia narrativa inedita fino ad ora, che ha scelto di unire la passione per il giallo alla verve teatrale, ottenendo un risultato indubbiamente interessante. "Ho ucciso un uomo in un reality" racconta di un uomo che, convinto di partecipare ad un innocuo quiz televisivo, si ritrova catapultato in un reality show dai meccanismi spietati; circondato da un cast eterogeneo e disfunzionale e da una produzione assetata di share, finisce per commettere il primo omicidio trasmesso in diretta televisiva, destinato a sconvolgere prima il pubblico nazionale e poi il mondo della Rete. Da quell’istante lo show diventa fenomeno globale, imitato e poi vietato a tempo di record, mentre il lettore assiste a una satira feroce del voyeurismo mediatico e a un giallo serrato che fa riflettere sul confine (sempre più labile) tra intrattenimento e cinismo collettivo.

L’opera scorre con la velocità di un binge-watch ma conserva la ricercatezza stilistica di una prosa letteraria, destinata a far ridere e indignare il pubblico, ma anche a portarlo a mettere in discussione il comune bisogno di “diventare virali” a ogni costo. Una vicenda che, per diversi aspetti e sfaccettature, rimanda al sarcasmo viscerale della narrazione inglese alla Black Mirror, che tanto ha appassionato gli spettatori di tutto il mondo.

A firmare questo “giallo sui generis” sono due penne diversissime che, unendo le forze, hanno dimostrato di saper fare scintille. Alessandro Bini, autore teatrale e di narrativa premiato a Milano, Roma e Napoli, ha recentemente pubblicato anche la silloge poetica Partiamo dalle Nuvole (Polistampa), prima di tuffarsi con Moretti in questo “delitto televisivo”. Stefano Moretti, avvocato di formazione, ha ricevuto la Menzione d’Onore al Salone del Libro per Omicidio in Borgo Ognissanti e vive orgogliosamente nel Chianti, dove alterna codici e coltelli narrativi. La loro voce congiunta mescola tecnica da legal thriller e ritmo da commedia nera, regalando pagine cui sarà assai difficile rimanere indifferenti. Con tono scherzoso – ma fino ad un certo punto – si dicono contenti che il libro veda la luce perché, dati i tempi, i fatti che descrivono potrebbero benissimo accadere davvero.

«La nascita di questo romanzo è un piccolo thriller nel thriller – sorride Alessandro Bini –. Da tempo mi frullava in testa l’idea di “smascherare” un po’ i reality, mostrandone il lato più disturbante: quell’aberrazione scintillante che vorrebbe passare per vita vera. Così, a pranzo con Stefano Moretti, un fuoriclasse del giallo, gli ho passato il mio dattiloscritto e gli ho detto: “Mettiamoci il tuo tocco investigativo.” Il risultato? Un puzzle che si incastra al millimetro, fluido e coerente, oltre ogni più rosea aspettativa». «L’idea narrativa del Bini, autore che già leggevo con piacere – ci racconta Stefano Moretti - mi è sembrata davvero brillante. Quindi, quando m’ha chiesto una mano, ho detto subito di sì e ci ho cucito una trama rapida e scorrevole che potesse appassionare chi legge. Risultato: ci siamo divertiti».