
Il produttore Andrea Iervolino con Papa Leone XIV e Al Pacino
Firenze, 16 luglio 2025 – Il Ministero della cultura ha revocato 66 milioni di euro già concessi a produzioni cinematografiche, soldi elargiti sotto forma di credito d’imposta, il tax credit motore del cinema italiano. Inoltre altri 22 milioni sono stati congelati, con richieste di tax credit respinte. Il motivo? “Un lungo e scrupoloso lavoro di verifica e controllo” svolto da Nicola Borrelli, della direzione generale cinema, spiega la sottosegretaria alla cultura Lucia Borgonzoni. Purtroppo i tagli interessano, eccome, anche Firenze. Come spiega il giornale online Open, il principale bersaglio del ministero è la società Sipario di Monika Bacardi e Andrea Iervolino, ovvero l’uomo che ha immaginato e progettato gli studi cinematografici dell’Impruneta. Una vera e propria Cinecittà nel Chianti, che adesso rischia di non vedere mai la luce.

La società Sipario è stata messa in liquidazione mesi fa. Il Ministero, riporta Open, avrebbe contestato presunte irregolarità relative ai costi di produzione cancellando così i crediti d’imposta (quasi 30 milioni). Iervolino, che abbiamo raggiunto al telefono, respinge ogni accusa: “Abbiamo realizzato i film, anno dopo anno, ad un costo in linea con il mercato”.
Appena due anni fa si era molto parlato della Cinecittà nel Chianti ideata da Iervolino. Un investimento da 50 milioni di euro, con studi cinematografici all’avanguardia, studi per la VR, sale cinematografiche, hotel a cinque stelle e piscine. Il sogno era portare in Toscana i divi di Hollywood, quelli già sotto contratto con Iervolino: da Johnny Depp a Al Pacino, da John Travolta a Antonio Banderas. Si sarebbero chiamati Tuscany Film Studios. Uno dei progetti più ambiziosi di Andrea Iervolino, produttore 35enne, nato in un paese vicino a Cassino, bullizzato a scuola per la sua timidezza, poi diventato produttore di oltre cento film internazionali, con grandi divi hollywoodiani sotto contratto. In uno dei suoi film, ha “recitato” in un cameo anche Papa Francesco. Iervolino adesso annuncia un ricorso al Tar, afferma che le accuse mosse contro di lui sono infondate e parla di documentazione “falsa e strumentale”.
Riccardo Lazzerini, sindaco del comune di Impruneta, nel cui territorio – nell’area ex Sannini – dovrebbero sorgere gli studios, commenta: “Abbiamo questo sogno e vogliamo salvarlo. Abbiamo intravisto qualcosa di bellissimo e non vogliamo perderlo. Andrea Iervolino mi è sembrato un giovane determinato, con idee molto chiare. È quello che ha messo le gambe al progetto. Ma se non dovesse più farcela, noi non vogliamo fermarci. Insieme a Marco Vichi stiamo coltivando quel sogno da anni”. Il sindaco ha già predisposto, nel piano operativo del Comune, che l’area ex Sannini possa accogliere studi cinematografici: “E’ un sogno che ancora non è tramontato. Qualcuno sta già bussando alla nostra porta”. Nemmeno Iervolino si arrende: “Il progetto non è bloccato, solo rallentato”.