Bovenzi e il suo 'Titanio' alla finale del contest videociclistico

Domenica 14 giugno verranno decretati i vincitori in streaming sulla pagina Facebook del circuito Sìnémàh

Stefano Bovenzi, protagonista del 'corto' del figlio Omar

Stefano Bovenzi, protagonista del 'corto' del figlio Omar

La Spezia, 7 giugno 2020 - Era l'11 febbraio quando 'Titanio', con regia, soggetto, sceneggiatura, montaggio, fotografia, scenografia e suono di Omar Bovenzi, fu proiettato al cinema Il Nuovo. Lo spezzino, nel suo corto, raccontava la storia del padre Stefano, che ha legato lunghi anni della sua vita alla bicicletta, un'unione indissolubile.

Domenica 14 giugno, in streaming sulla pagina Facebook del circuito Sìnémàh, (@circuito.sinemah) verranno decretati i vincitori del contest videociclistico a tappe 'Videogiro', che aveva dovuto interrompere il tour di proiezioni per l'emergenza Coronavirus. Fra le varie tappe, quella spezzina, riuscì, però, a svolgersi regolarmente, appunto, in febbraio. Durante la diretta di domenica verrà presentato il contest, curato dall’associazione Piemonte Movie per Sìnémàh, il primo circuito italiano di sale cinematografiche e festival dei territori di provincia (www.sinemah.net) nato nell’ambito di Open Cinema (progetto operativo della Compagnia di San Paolo). Verranno inoltre trasmessi i 7 corti partecipanti (della durata di 3 minuti l’uno) in collegamento con Alessandro Gaido di Piemonte Movie e i registi dei cortometraggi in concorso (oltre a Bovenzi, anche Alberto e Luca Borgatta, Loredana Boscarato, Riccardo Fedele, Giacomo Piumatti, Massimiliano Riotti, Gabriele Testa). Ospite speciale Fulvio Paganin, presidente dell’associazione Distretto Cinema, direttore artistico dell’arena estiva Cinema a Palazzo Reale e del cinema Esedra di Torino. Al termine della visione verranno proclamati i tre vincitori che riceveranno il 1° premio di 1.000 euro, il 2° premio di 400 e il 3° premio di 100 euro. Le votazioni (vista la chiusura delle sale) si sono svolte on line e alle valutazioni del pubblico, aperte a tutti tramite la pagina Facebook di Sìnémàh, si è scelto di affiancare quelle dei gestori delle sale che ne costituiscono il circuito. Ognuno di loro indicherà tre preferenze (segnalando l'ordine di gradimento dal primo al terzo) e non potrà votare per il video realizzato sul proprio territorio. I loro voti si sommeranno a quelli raccolti on line, determinando la classifica finale. Silvano Andreini del cinema Il Nuovo, come da regolamento, non potrà votare per l'opera di Omar Bovenzi, girata alla Spezia, seppur il trentunenne autore viva ormai da qualche tempo a Torino. I cinema che in questi mesi di lockdown hanno dovuto scoprire nuovi modi per contattare il proprio pubblico e offrire accesso alla settima arte. Tra questi appunto, lo streaming, i social e il web in generale, che resterà un alleato dei cinema, ma potrà finalmente non essere il solo e unico mezzo a disposizione per accedervi. Domenica 14 giugno sarà l'occasione di festeggiare i cinema, con un 'bentornato'.

I videociclisti in gara sono: Alberto e Luca Borgatta con 'Nowak' (girato ad Almese) alla scoperta dell’impresa del fotoreporter polacco Kazimierz Nowak; Loredana Boscarato con 'L’Infausto giro' (girato a Collegno) che ci porta in un tour dove gli ostacoli sono i fantasmi della propria vita; Omar Bovenzi con 'Titanio' (girato alla Spezia) che riassume, in un dialogo tra lo stesso regista e suo padre, le tappe di un percorso lungo più di 35 anni, un lasso di tempo che occupa oltre la metà della vita vissuta dal protagonista; Riccardo Fedele con 'Sorridi, tanto è lo stesso' (girato a Carmagnola), in cui il giovane Mino dovrà trovare il coraggio di salire per la prima volta su una bicicletta; Giacomo Piumatti con 'Ysangarda' girato nella Baraggia di Candelo, la 'savana padana', in sella ad una bicicletta; Massimiliano Riotti con Valle Vigezzo (girato a Malesco) per un viaggio in compagnia di quattro personaggi che attraverso le due ruote scoprono la Valle e Gabriele Testa con Catene (girato a Saluzzo) in cui la bicicletta è punto di incontro e scontro tra un padre ossessionato dal successo in gara e sua figlia che usa le due ruote per allontanarsi da lui.