Alla Skaletta i Senzabenza e le opere di Riccardo Bucchioni per il Punk Rock Mentality

Lo storico gruppo punk rock di Latina, le opere di Riccardo Bucchioni e tanto altro per la quinta edizione della rassegna.

I Senzabenza

I Senzabenza

La Spezia, 23 novembre 2019 - La Spezia omaggia una delle sue vocazioni più sentite, con il Punk Rock Mentality. Un’onda fatta di musica, arte e non solo, con cui la Skaletta celebrerà sabato 23 novembre questo genere che ha lasciato un’impronta profonda nella scena locale e ha collocato il club nella geografia delle migliori realtà live nazionali.

Da sempre culla e palco del punk rock, l’Arci di via Crispi 168 propone un denso programma in cui spiccano in particolare due nomi: quello dei Riccardo Bucchioni, grafico ed artista spezzino che sarà protagonista con la sua mostra “Teenage Freakshow” e i Senzabenza, storica band che per l’occasione presenterà il nuovo album. Dai primi anni Novanta il gruppo di Latina ha rivitalizzato la scena punk italiana, che hanno rappresentato anche a livello internazionale, affiancando come spalla i Ramones e i Nofx. Programma al via dalle 18 con il vernissage dell’esposizione, il buffet e l’apertura dello spazio distro, dedicato al merchandising e ai dischi; ad accompagnare l’aperitivo artistico il live acustico di Jean Tonic. Alle 22.30, sarà il momento di un triplo live: oltre al release party del suo settimo lavoro dei Senzabenza, “Godzilla Kiss”, pubblicato dalla Striped Records, si esibiranno i milanesi Mega e la punk rock band della costa del Golfo Konchord, con dj set finale di Dance to the radio.

“Ho preso in prestito il titolo della mia mostra – racconta Bucchioni - , anteprima di una che si terrà a Roma in dicembre, da una canzone degli Screeching Weasel, una delle mie band preferite e per cui lavoro da un po' di anni. Partendo da quello, contrariamente a come faccio solitamente, ho costruito tutto intorno. Le illustrazioni rappresentano dei personaggi che sono per la maggior parte una personificazione di disagi adolescenziali: difficoltà che tutti più o meno abbiamo avuto ed affrontato, cose che adesso magari ci fanno sorridere, ma all'epoca ti segnavano e ti facevano vedere le cose da punti di vista assurdi e a volte iperbolici: dalla ragazza che ti piaceva che non si accorgeva della tua esistenza alla mancanza di idee, ai brufoli. Un modo per esorcizzare e rendere positive queste difficoltà che da ragazzi ci sembravano insormontabili e che comunque, bene o male, in modo netto o accennato, hanno condizionato poi le nostre vite negli anni a venire, in picchiata verso l’età adulta. Ammesso che esista davvero. La mia parte di adolescenza la porto dentro ancora volentieri anche passati i quarant’anni, cosa che agli occhi di molti miei coetanei mi rende un po’ un “Teenage Freakshow”. Chiara Tenca