Presentata a Milano l'edizione 2019 del Festival Internazionale del Jazz della Spezia

Il direttore artistico Antonio Ciacca e l'assessore spezzino Paolo Asti illustrano la manifestazione di fine luglio. Le speciali dediche

Ciacca e Asti con alcuni musicisti e artisti che parteciperanno alla kermesse

Ciacca e Asti con alcuni musicisti e artisti che parteciperanno alla kermesse

Milano, 11 gennaio 2019 - “Il punto fermo è Duke Ellington, che nel 2019 compirebbe 120 anni. Inviteremo anche la nipote Mercedes. Poi cercheremo di suonare la Shakespeare Suite di Ellington, per la prima volta dopo sessant'anni”. Il direttore artistico Antonio Ciacca, riconfermato dopo il successo dell'anno scorso, presenta così la cinquantunesima edizione del Festival internazionale del Jazz della Spezia – a cura del Comune della Spezia -., all'interno della Taverna Visconti in via Corridoni, nella centralissima Milano. Poi il musicista e compositore, prima di esibirsi in un concerto in quartetto, aggiunge: “Ci sarà un grande attore di livello nazionale che reciterà Shakespeare a completare una serata eccezionale. Ci darà la conferma domani”. E poi ancora sulle dediche: “Dopo l'omaggio dell'anno scorso a Martin Luther King, altre due le ricorrenze speciali: gli ottant'anni dalla nascita della Blue Note e i 100 di Nat King Cole, e proprio il fratello Freddy dovrebbe essere nostro ospite”. Quest'anno l'evento, che si svolgerà dal 22 al 27 luglio, vedrà anche l'esibizione della neonata Orchestra Sinfonica Spezzina.

“Quella tenutasi a luglio 2018 è stata una edizione speciale – afferma l'assessore Paolo Asti - per celebrare il mezzo secolo di vita che ha portato alla Spezia alcuni tra i più prestigiosi esponenti della musica jazz mondiale tra cui Kansas Smitty’s House Band, Take 6, Billy Hart, Joshua Redman, Nick the Nightfly, Kelvin Sholar e un mito del jazz come Benny Golson”.

Il festival anche in questa edizione avrà due filoni: la sezione dedicata ai concerti e la parte relativa alla didattica con masterclass e workshop e seminari. La parte didattica si allargherà dall’ ormai collaudata partnership con il City College di New York al Tri C Jazz Festival e Summer camp di Cleveland, Ohio e i seminari Internazionali di Jazz saranno tenuti da insegnanti del City College di Nyc e da ex allievi della mitica Juilliard l’anno scorso hanno visto la partecipazione di giovani musicisti provenienti da tutto il mondo. All’interno della 51^ edizione si terrà, inoltre, il Tiberio Nicola Award (fondatore del festival) dedicato a giovani musicisti che avranno l’occasione di potersi confrontare e mettere in luce su un prestigioso palco. La passata edizione grazie anche al gemellaggio con New York ha consentito anche ai vincitori del premio di esibirsi nella Grande Mela durante l’Italian Jazz Days.

Special guest di questa edizione sarà lo straordinario trombettista Dominick Farinacci - prosegue Asti - e tra gli ospiti prestigiosi, mentre viene riconfermato anche Carlo Massarini a presentare, ci sarà Dario Vergassola con la sua simpatia e tanti altri personaggi locali, così come le collaborazioni con Società dei Concerti e Fondazione Carispezia”. Tante le attività collaterali tra le quali spicca il seminario sul ritmo come cura di alcune malattie come autismo e Alzheimer tenuto Dal leggendario batterista americano Ronnie Gardiner e Antonio Ciacca scriverà un balletto originale Jazz Big Band che sarà eseguito assieme alla Shakespeare Suite di Ellington con voce recitante a sorpresa, quel noto attore che si saprà in questi giorni. “Ora abbiamo sei mesi per programmare – conclude Ciacca - . Nel 2018 abbiamo avuto poco tempo e vorrei pensare, alla prossima edizione, già dall'anno precedente”.