Firenze, 3 febbraio 2023 - "Potevo fare il gangster, o il prete, ho fatto il regista". Ed è una fortuna, perché Martin Scorsese è stato uno dei registi più influenti e decisivi dell'ultimo mezzo secolo di storia del cinema. Sarà proprio lui il protagonista della seconda edizione di "XX secolo - L'invenzione più bella", l'iniziativa promossa da CSC - Cineteca Nazionale, che porta al Cinema La Compagnia i capolavori in lingua originale di alcuni degli autori più significativi del Novecento. In attesa dell'uscita del suo ultimo film, "The Killers of The Flowers Moon", che riunisce per la prima volta i suoi attori feticcio Robert De Niro e Leonardo Di Caprio, il programma ripercorre attraverso sei film le tappe più importanti della carriera del maestro newyorchese: il percorso si apre il 10 febbraio con la lezione introduttiva a cura del critico e giornalista di QN-La Nazione Giovanni Bogani e la proiezione di "Toro Scatenato", che valse a Robert De Niro il suo secondo Oscar nei panni del pugile italoamericano del Bronx Jake LaMotta e a Thelma Schoonmaker la statuetta per il montaggio; a seguire, il 17 febbraio, uno dei migliori ritratti femminili degli anni Settanta, "Alice non abita più qui", con una splendida Ellen Burstyn - premiata con l'Oscar - nel ruolo della vedova Alice Hyatt, in cerca di una posizione nel mondo con il figlio Tommy dopo la morte del marito. Il 19 febbraio si prosegue con un altro melodramma al femminile, "L'età dell'innocenza", ispirato al romanzo Premio Pulitzer di Edith Wharton: il film, che valse l'Oscar alla nostra Gabriella Pescucci per i costumi, è un dramma ambientato nella New York di fine Ottocento, dove l'avvocato gentiluomo Newland Archer - interpretato da Daniel Day Lewis - è diviso tra il matrimonio combinato con l'aristocratica May Welland - una giovanissima Winona Ryder - e l'amore per l'affascinante contessa Ellen Olenska, un'indimenticabile Michelle Pfeiffer. Dopo la proiezione di "Cape Fear - Il promontorio della paura" (21 febbraio), remake del noir del 1962 con Robert De Niro e Nick Nolte nei ruoli che furono di Robert Mitchum e Gregory Peck, la retrospettiva si conclude con due appuntamenti imperdibili, ancora una volta con De Niro protagonista: "Taxi driver" (25 febbraio), una delle più straordinarie riflessioni sull'alienazione e la solitudine nella metropoli moderna, impersonata dal reduce del Vietnam Travis Bickle, e "Quei bravi ragazzi" (6 marzo), un cult del gangster movie con Joe Pesci e il compianto Ray Liotta. Dall'America al Giappone, perché la Compagnia raddoppia con dieci serate - dal 20 febbraio al 29 maggio - dedicate all'Imperatore del cinema giapponese, Akira Kurosawa: premiato con quattro Oscar - di cui uno alla carriera nel 1990 - è il regista nipponico più noto in Occidente per la sua capacità di mescolare sapientemente i classici della letteratura e del teatro del suo paese (Rashomon, Vivere, I sette samurai, Kagemusha) con i drammi shakespeariani (Il trono di sangue; Ran) e la tradizione del noir americano (Anatomia di un rapimento), raccontando con ineguagliabile forza visiva e profondità d'animo la disperata ricerca di verità, amore e giustizia dell'umanità.