Cinque edifici e palazzi storici di Firenze da vedere

Weekend o vacanza a Firenze? Tra le numerose attrazioni della città, ecco cinque edifici e palazzi storici da vedere assolutamente

Palazzo Pitti

Palazzo Pitti

L'offerta culturale di Firenze è, come noto, decisamente ricca e variegata. La culla del Rinascimento offre musei, chiese e piazze capaci di soddisfare i desideri e le curiosità di ogni tipo di appassionato alla storia dell'arte e della bellezza.

Tra le peculiarità del capoluogo toscano, da sottolineare sicuramente la grande abbondanza di edifici e palazzi storici di notevole richiamo sia per il loro valore artistico che per la massiccia dose di storia che si annida tra le loro mura.

Ecco dunque cinque edifici e palazzi storici Firenze da vedere assolutamente:

Loggia della Signoria

La maestosa costruzione voluta dalla Signoria nel 1350 come sala all'aperto per le cerimonie e le assemblee pubbliche, domina la piazza omonima. Progettata da Andrea di Cione, deve a lui il soprannome di “loggia dell'Orcagna”, mentre quello di “loggia dei Lanzi” è legato al fatto di aver ospitato, nel Cinquecento, le truppe mercenarie dei Lanzichenecchi. La costruzione tardogotica fu conclusa nel 1382 da Simone Talenti e Benci di Cione. Pilastri e archi a tutto sesto le donano una leggerezza tipica del gusto fiorentino. Arricchitasi nel corso dei secoli di statue classiche e manieristiche, la loggia è oggi un vero museo all'aperto, in cui spiccano il Perseo del Cellini e il Ratto delle Sabine del Giambologna.

Palazzo del Bargello

Il più antico edificio civile del capoluogo fu costruito nel 1255 per il Capitano del Popolo e divenne residenza del Podestà e poi del Bargello, il Capitano di Giustizia, nel 1574. Dal 1865 è sede del Museo nazionale del Bargello, uno dei primi a carattere nazionale in Italia. Simile a una fortezza, il palazzo presenta una facciata merlata e una torre duecentesca che fecero da modello all'archittetura di Palazzo Vecchio. Sotto il portico si possono ammirare alcune statue tra cui l'Oceano di Giambologna e il seicentesco Cannone di San Paolo di Cosimo Cenni, così chiamato per la testa del santo che lo orna nella parte posteriore.

Palazzo Medici Riccardi

Attuale sede del Consiglio metropolitano, si tratta di un edificio quattrocentesco progettato da Michelozzo per Cosimo de' Medici, che costituì il prototipo e il modello dei grandi palazzi nobiliari successivi. La struttura a bugnato è alleggerita da bifore nella parte superiore e da due due finestre dette “inginocchiate”, opera di Michelangelo, al pianterreno. Nel Settecento il Palazzo fu ampliato dai Riccardi che unirono il loro nome a quello dei Medici. All'interno, nella Cappella dei Magi, vero capolavoro dell'edificio, si trova il grande ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli che raffigura la Cavalcata dei Magi: nel corteo si riconoscono Lorenzo il Magnifico, alcuni membri della famiglia Medici e lo stesso Gozzoli. Nella Galleria barocca, riccamente decorata con ori e stucchi, spicca l'Apoteosi dei Medici, grande affresco di Luca Giordano.

Palazzo Pitti

La più vasta abitazione signorile della città fu costruita dai Pitti, ricchi banchieri e mercanti fiorentini, attorno al 1458 e poi abitata dai Medici, dagli Asburgo-Lorena e infine dai Savoia nel breve periodo in cui Firenze fu capitale. Posta sulle pendici della collina di Boboli, in Oltrarno, fu progettata dal Brunelleschi mentre a Bartolomeo Ammannati si devono le due ali e il maestoso cortile che si apre sul giardino di Boboli. Oggi il Palazzo, tre volte più grande di quello originario, è sede di sei musei che raccolgono le collezioni accumulate dai suoi illustri proprietari nel corso dei secoli. Fra questi da segnalare la Galleria Palatina, che raccoglie capolavori del Cinquecento e del Seicento e numerose opere di Raffaello, fra cui La velata e la celeberrima Madonna della Seggiola, e la Galleria d'Arte Moderna con la notevole collezione dei pittori Macchiaoli.

Palazzo Rucellai

Progettato da Leon Battista Alberti e realizzato nella seconda metà del Quattrocento da Bernardo Rossellino, si tratta di uno dei migliori esempi di capolavoro del Rinascimento fiorentino. La facciata in bugnato è armonicamente divisa da fasce che segnano i tre piani secondo la classica successione degli ordini dorico, ionico e corinzio e, nella parte superiore, è abbellita da una loggetta decorata con pitture monocrome quattrocentesche. L'edificio è sede degli Archivi fotografici Alinari e del Museo di Storia della fotografia.

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