EMANUELE BALDI
Cronaca

Crollo dei turisti (respinti dai prezzi), Airbnb semivuoti a Firenze: "Americani e orientali? Spariti. Affari dimezzati in un anno"

Il dollaro debole frena gli statunitensi. E a Firenze arrivano solo famiglie europee. Fagnoni: "Un disastro, ma ripartiremo". Facchini: "Basta dare un’occhiata alle strade". .

Il dollaro debole frena gli statunitensi. E a Firenze arrivano solo famiglie europee. Fagnoni: "Un disastro, ma ripartiremo". Facchini: "Basta dare un’occhiata alle strade". .

Il dollaro debole frena gli statunitensi. E a Firenze arrivano solo famiglie europee. Fagnoni: "Un disastro, ma ripartiremo". Facchini: "Basta dare un’occhiata alle strade". .

"I numeri ufficiali in tasca non li ho e forse ancora non li ha nessuno, ma non giriamoci tanto intorno, basta fare una passeggiata in centro: non c’è quasi nessuno per le strade". Pane al pane e vino al vino, Gianni Facchini, presidente di Myguestfriend mira al sodo: "Basta prendere un caffè al bar ho fare chiacchiere con un collega e ti senti dire da tutti lo stesso ritornello: ’Siamo mezzi vuoti’ – prosegue ancora Facchini che poi riflette: "Gli americani sono in netto calo rispetto agli anni scorsi. I motivi ufficiali non li sappiamo però, considerando che il 50% delle famiglie statunitensi ha titoli legati al dollaro, è ipotizzabile che tanti abbiano perso i risparmi per una vacanza in Europa. Che dire poi dei cinesi? Se ne sono per le tracce...".

Approfondisci:

La Toscana perde turisti: -20% sulle spiagge. “Costi troppo alti? Abbassare i prezzi significa chiudere”

La Toscana perde turisti: -20% sulle spiagge. “Costi troppo alti? Abbassare i prezzi significa chiudere”

Un calo massiccio che può essere legato in qualche modo anche i prezzi fiorentini di ristoranti e negozi – come raccontato a più riprese nei giorni scorsi da La Nazione – non esattamente alla portata delle tasche di grandi masse di persone? Facchini non crede a questa tesi. "È un ragionamento che non mi convince fino in fondo. – puntualizza – La flessione è generale e riguarda un po’ tutta l’Italia. Se a questo calo fosse corrisposto un boom della Grecia o della Spagna allora magari la teoria dei prezzi stava in piedi... Ma, ecco, quello che vedo è un calo delle presenze in generale".

Approfondisci:

La provocazione di una turista: “Firenze è più cara della Norvegia. E senza i loro stipendi”

La provocazione di una turista: “Firenze è più cara della Norvegia. E senza i loro stipendi”

Paradossale ad ogni modo che – dopo mesi in cui a Firenze il dibattito su affittacamere e overtourism ha tenuto banco tra mosse (forse un po’ tardive) del governo cittadino per contenere gli estremi di un fenomeno sfuggito di mano ai più e reazioni irate di addetti ai lavori e opposizioni di centrodestra che non perdono occasione per ribadire come il turismo sia l’oro del territorio e demonizzarlo, fino a ostacolarlo, sia un’azione politica miope – ci si ritrovi davanti a una delle stagioni più sottotono che si ricordi (pandemia esclusa ovviamente).

Approfondisci:

Rodolfo, sarto a 89 anni: “Un tempo chiudevano le case per fare botteghe, ora le botteghe diventano mini-appartamenti”

Rodolfo, sarto a 89 anni: “Un tempo chiudevano le case per fare botteghe, ora le botteghe diventano mini-appartamenti”

Per Lorenzo Fagnoni, presidente di Proprtymanagers il calo, dopo "un inizio anno molto buono, addirittura forse superiore alle aspettative, ora come ora siamo al disastro" con una flessione di visitatori e di pernottamenti negli Airbnb fiorentini che a conti fatti potrebbero "aggirarsi anche intorno al 40-50%". "Il crollo? Da inizio maggio. – sottolinea Fagnoni – Gli americani latitano per varie ragioni come il dollaro debole, i dazi e la paura delle guerra. C’è insomma un rallentamento legato alla geopolitica.

Approfondisci:

Roberto, 78 anni, il cappellaio del mercato di San Lorenzo: “Parlo 6 lingue e sto imparando la settima (l’olandese). Non voglio smettere”

Roberto, 78 anni, il cappellaio del mercato di San Lorenzo: “Parlo 6 lingue e sto imparando la settima (l’olandese). Non voglio smettere”

Fagnoni tuttavia pensa positivo: "Quest’anno è andata così ma tutti gli indicatori ci dicono che il turismo nei prossimi anni crescerà in maniera esponenziale – aggiunge infatti – Io sono nel settore da vent’anni e momenti di up and down ne ho visti molti. Oggi è indubbiamente un momento complicato con gli aumenti dei prezzi generalizzati e i salari ancora fermi". E quindi tolti statunitensi e orientali e con gli italiani che ancora una volta scarseggiano chi c’è in città? "Ci sono famiglie europee ma, mi creda, non c’è gran voglia di spendere soldi in vacanza".