MANUELA PLASTINA
Cronaca

I treni regionali del Valdarno restano sulla Direttissima

L'Autorità di regolazione dei trasporti (Art) annuncia la proroga alla deviazione delle corse regionali sulla linea lenta. Continueranno su quella veloce fino a tutto il 2026, con una prosecuzione parziale nel 2027. La gioia dei pendolari

Una capotreno con uno dei nuovi regionali (foto Gianluca Moggi/ NewPressPhoto)

Una capotreno con uno dei nuovi regionali (foto Gianluca Moggi/ NewPressPhoto)

Valdarno, 17 settembre 2025 - "Ottima notizia e grande soddisfazione dei pendolari". Così il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, commenta l'annuncio del presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti (Art), Nicola Zaccheo, per la proroga della circolazione dei treni regionali sulla linea Direttissima Roma-Firenze fino a tutto il 2026, con una prosecuzione parziale nel 2027. Se non fosse accaduto, tutti i treni che non viaggiano oltre i 200 km/h di velocità, dal primo gennaio 2026 sarebbero stati dirottati sulla linea lenta, con un aumento dei tempo di percorrenza anche di 15-20 minuti. 

"Come comitato siamo stati impegnati fortemente in questi ultimi mesi, perchè fosse concessa la proroga al blocco al 31 dicembre di tutti i treni regionali sulla Direttissima - continua Da Re - in attesa che fossero consegnati e circolassero i nuovi treni regionali, i Pop 200, con velocità 200 km/h, adatti alla Direttissima, di cui 6 già acquistati dalla Regione Toscana e 12 dall'Umbria". La deroga serve proprio per superare i ritardi nella consegna dei treni, che doveva avvenire entro il 2023 da parte di Trenitalia. Art ha chiarito che dal 2028 sarà difficile immaginare ulteriori estensioni: "Quindi è fondamentale che Trenitalia consegni tutti i nuovi treni previsti entro il 2027 e che la Regione Toscana vigili perchè ciò avvenga", conclude il portavoce del comitato Da Re.

Soddisfatti anche i sindaci del Valdarno che pochi giorni fa avevano scritto una lettera congiunta alla Regione  sottolineando “la crescente preoccupazione delle comunità del Valdarno, fortemente dipendenti dal servizio ferroviario regionale” e richiedendo “un aggiornamento sullo stato del confronto istituzionale in corso e sulle prospettive di deroga o rinvio del provvedimento”.

I sindaci Pianigiani (Figline e Incisa), Giunti (Reggello) e Certosi (Rignano) sottolineano che la proroga ottenuta "dimostra che il confronto istituzionale e la mobilitazione del territorio possono dare risultati concreti a beneficio dei cittadini. La decisione dell’ART rappresenta una boccata d’ossigeno per il territorio valdarnese, dove il servizio ferroviario rappresenta un’arteria vitale per la mobilità quotidiana. La proroga consentirà di gestire con maggiore serenità la transizione verso il nuovo materiale rotabile già programmato, garantendo continuità di servizio ai pendolari".