Attentato a Nizza, le testimonianze

Dal gelataio di Montecatini ai turisti pisani, le parole di chi ha vissuto l'inferno nizzardo. I commenti della console e dell'imam

Il tir dell'attentato (foto LaPresse)

Il tir dell'attentato (foto LaPresse)

Firenze, 15 luglio 2016 - L'orrenda strage di Nizza, un attentato che ha lasciato decine di vittime sulla strada (molti i bambini) e centinaia di feriti, ha inevitabilmente coinvolto anche molti toscani, umbri e spezzini che erano sulla Promenade des Anglais per lavoro o turismo, ma anche i francesi di casa nostra.

Le storie si intrecciano: dalla console onoraria di Francia a Firenze, in piazza per una serata di festa conclusa con il tragico annuncio, alla coppia di amici grossetani che all'ultimo momento ha deciso di evitare la passeggiata nizzarda per dirigersi a Monte Carlo.

Partiamo da Firenze: in piazza Ognissanti giovedì sera si stava tenendo la festa per l'anniversario della presa della Bastiglia. La console onoraria, Isabelle Mallez, stava per salutare il pubblico quando ha appreso della notizia e l'ha comunicato a una folla impietrita (CLICCA QUI PER L'ARTICOLO). Sempre da Firenze arrivano le parole di condanna dell'attentato da parte di Izzeddin Elzir, imam di Firenze e presidente dell'Unione delle comunità islamiche italiane (Ucoii) (CLICCA QUI).

E proprio a Firenze, alle 19, sull'Arengario di Palazzo Vecchio si terrà una commemorazione (CLICCA QUI), alla presenza del sindaco Nardella.

Tante le storie raccontate dalla gente comune. Per esempio quella di due giovani di Grosseto (CLICCA QUI) che dopo due serate passate sulla Promenade des Anglais hanno deciso all'ultimo momento di cambiare programma e andare a Monte Carlo, forse salvandosi la vita. Ma anche le parole di chi ha visto la morte in faccia: come il gelataio di Montecatini Terme (CLICCA QUI) che da tre mesi lavora a Nizza, alla gelateria Pinocchio, a due passi dalla strage. E come l'avvocato di San Marcello Pistoiese che si è rinchiuso nella cantina di un ristorante (CLICCA QUI). O il fisioterapista spezzino, Luca Lombardi, già scampato per un pelo all'attentato del 2005 a Londra, anche lui il 14 luglio scorso sulla Promenade des Anglais (CLICCA QUI).

Davvero toccante anche il racconto di Edoardo, uno dei tre giovani della provincia di Pisa (CLICCA QUI) che da un anno lavorano in una brasserie vicino alla passeggiata di Nizza. Così come il racconto degli aretini che hanno visto tutta la scena da una terrazza (CLICCA QUI).

Agghiaccianti anche le parole del console italiano a Nizza, Serena Lippi, di Viareggio: "Ho visto scene di guerra", racconta (CLICCA QUI). 

E in Umbria non mancano le parole di sgomento (CLICCA QUI) dei frati francescani di Assisi e della comunità francese che vive nella regione. Drammatico il racconto degli umbri che vivono a Nizza (CLICCA QUI).

Tante le testimonianze di vicinanza a Nizza e alla Francia, sia sui social da parte di cittadini e personaggi istituzionali, sia da parte degli enti: diversi municipi sono stati listati a lutto, come quelli di Prato e di Montemurlo, ma anche quello di Arezzo.

Da tutta la Toscana arrivano poi messaggi di cordoglio e attestazioni di solidarietà dopo l'attentato di Nizza. Un messaggio è arrivato anche dalla Cgil Toscana, per bocca del segretario Maurizio Brotini: "Dobbiamo individuare, anche intorno a noi, il terreno di coltura che fa si che tante persone possano ritrovarsi in una logica aberrante". Secondo il presidente di Arci Toscana Gianluca Mengozzi, impegnato nel Meeting antirazzista di Cecina, "ora è il momento del dolore e della rabbia, ma la risposta a questo orrore non potrà essere quella di chiudere le nostre porte e trincerarsi nell'ossessione della sicurezza".

In segno di fratellanza con Nizza e la Francia e come omaggio alle vittime, questa sera la Marsigliese e l'inno di Mameli verranno eseguiti prima della rappresentazione di "Tosca", che apre il Festival Puccini di Torre del Lago (CLICCA QUI).

L'associazione ebraica Benè Berith 'Isidoro Kahn' di Livorno ha inviato un messaggio ai consolati onorari di Firenze e della città labronica, esprimendo solidarietà e vicinanza per un fatto che "colpisce tutti coloro che hanno a cuore la convivenza civile, che non può che realizzarsi nel rispetto dei valori dell'uomo". L'amministrazione comunale di Palaia (Pisa) ha inviato una lettera al sindaco di Pierrevert, comune della Provenza gemellato.

In una lettera inviata a Christian Estrosi, presidente del Conseil Régional de la Provence Alpes Côte d'Azur, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, esprime a nome di tutti i toscani "immensa tristezza... dopo l'attacco inqualificabile che ha avuto luogo la notte del 14 luglio a Nizza".