Attentato Nizza, "Per due ore chiusi in gelateria. Scene di panico"

Antonino Martino, montecatinese di 26 anni, vive a Nizza da tre mesi e lavora nella Gelateria Pinocchio insieme ad altri italiani

La gelateria Pinocchio di Nizza

La gelateria Pinocchio di Nizza

Montecatini, 15 luglio 2016 - "Non credevo di vivere nella mia vita un'esperienza allucinante e sconvolgente come quella del 14 luglio". Antonino Martino (nella foto), montecatinese di 26 anni, vive a Nizza da tre mesi e lavora nella Gelateria Pinocchio insieme ad altri italiani. "Ho avuto questa occasione - ci dice - di venire in Francia a lavorare durante l'estate. Lo stipendio è buono e Nizza è una città stupenda. Per i fuochi d'artificio erano appena arrivati nel locale tantissimi clienti, che avevano riempito i tavoli della veranda. Noi siamo proprio all'incrocio fra rue Gambetta e la Promenade des Anglais, dove un blocco della polizia deviava il traffico.

Antonino Martino

Il camion della strage è passato proprio di fronte a noi, uccidento decine di persone a poche decine di metri. Io al momento non mi ero accorto di nulla. Ho capito che era successo qualcosa di molto grave, quando una folla in fuga si era riversata dentro la gelateria per cercare protezione. Altri volevano fuggire fuori. Una calca indescrivibile. Una donna si è sentita male e sono uscito a chiedere soccorsi. La polizia ci ha detto ci restare al chiuso. Per due ore non ci siamo mossi, terrorizzati e senza saper cosa fare. Per 40 minuti la televisione non ha dato la notizia. Oggi, a mente più fredda, mi pare tutto un incubo, ma purtroppo è davvero successo. Cercheremo di tornare alla normalità poco e poco, ma sarà durissima. Io però voglio restare a Nizza e dire così no alla paura e al terrorismo".