
Bagnini al lavoro in una spiaggia deserta
Viareggio, 20 maggio 2025 – “Ma perché non venite qui sul mare a dare un’occata? Siamo a contare le foche monache sul mare!”. Con la sua proverbiale esuberanza lessicale Rodolfo Foffo Martinelli, storico balneare e bagnino viareggino dice la sua sull’obbligo che, a partire da domenica scorsa, hanno gli stabilimenti balneare di garantire la sicurezza di chi va a fare il bagno con la presenza fissa di un bagnino a riva.
“Ma la sicurezza di chi? Non lo si poteva sapere che a metà maggio soprattutto nei giorni infrasettimanali – dice ancora Foffo Martinelli – a Viareggio non c’è nessuno sulla spiaggia? Chi è il coraggioso che va a fare il bagno nell’acqua ancora fredda? La bella pensata che ha avuto anche il consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini si ritorce contro di noi. Che siamo costretti a pagare la giornata a un bagnino che di fatto non fa niente, perché non c’è da garantire la sicurezza a nessuno. Del resto quanti salvataggi si ricordano a Viareggio in questo periodo dell’anno? Io parlo a ragion veduta: un anno feci 18 salvataggi in un giorno solo. Ma la spiaggia era piena di gente. Ora questa sorveglianza non serve proprio a nulla, se non a farci spendere più soldi a noi. Sulla costa romagnola la sorveglianza è ogni 150 metri, noi invece ogni 80: perché questa disparità di trattamento?”.