
Un intervento in collaborazione multidisciplinare tra gli ospedali della Media Valle del Tevere dell'Usl Umbria 1 e di Perugia ha permesso di salvare la vita a un paziente di 77 anni.
Perugia, 14 luglio 2025 – Un intervento tempestivo, frutto di una collaborazione multidisciplinare tra gli ospedali della Media Valle del Tevere dell'Usl Umbria 1 e di Perugia, ha permesso di salvare la vita a un uomo di 77 anni affetto da una rara e grave patologia cardiaca. Il paziente, inizialmente ricoverato all’ospedale di Pantalla per un grave scompenso cardiaco, è stato sottoposto a indagini approfondite che hanno portato a una diagnosi complessa e non comune.
La risonanza magnetica cardiaca effettuata dal centro di Diagnostica cardiovascolare dell’Usl Umbria 1, diretto da Andrea Cardona e Francesca Garinei, ha permesso di individuare una forma di pericardite saccata cronica costrittiva, una malattia che ostacola il normale funzionamento del cuore, “imprigionandolo”.
A seguito della diagnosi, il paziente è stato trasferito al reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale di Perugia, diretto da Marcello Bergonzini, dove è stato operato d’urgenza. «Durante l'intervento – ha spiegato Bergonzini – abbiamo confermato la grave e rara forma di pericardite adesiva sulle sezioni destre del cuore del paziente. Le sue precarie condizioni hanno richiesto un approccio chirurgico particolare: l'asportazione del pericardio è stata eseguita a cuore battente, una tecnica che ha permesso di minimizzare i rischi operatori. Vorrei ringraziare i cardioanestesisti, coordinati da Cristina Todisco, gli infermieri del blocco operatorio, della terapia».
A condizioni stabilizzate, il paziente è tornato all’ospedale di Pantalla per il proseguimento delle cure e l’avvio della riabilitazione cardiologica, in un percorso integrato di recupero. «Chiudendo così un cerchio assistenziale completo che lo ha seguito passo dopo passo», sottolineano le due aziende sanitarie.
«Un’operazione che dimostra ancora la forza e l’eccellenza della sanità umbra quando lavora in sinergia», si legge nella nota dell’Usl Umbria 1, che definisce il caso «un esempio emblematico di collaborazione multidisciplinare».
Anche la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ha evidenziato il valore dell’integrazione tra professionisti: «Crediamo fortemente che la condivisione, il confronto e l'interdisciplinarietà siano la chiave per affrontare le sfide presenti e future e per costruire una sanità pubblica sempre più efficiente, equa e inclusiva. Questo è lo spirito che caratterizza la nostra sanità regionale».
A sottolineare l’importanza della rete tra strutture e professionisti anche Andrea Cardona, che ha ringraziato Stefano Sforna, giovane cardiologo recentemente assunto a Pantalla, «il quale per primo ha intuito la possibilità di una patologia non comune». E ha aggiunto: «Quanto accaduto è stato possibile grazie a un lavoro di team multidisciplinare con professionisti preparati e motivati. È stato un brillante esempio di collaborazione tra strutture sanitarie umbre, diagnostica di eccellenza e intervento tempestivo, che ha salvato la vita del paziente».
Emanuele Ciotti, direttore generale dell’Usl Umbria 1 e commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Perugia, conclude con queste parole: «In un contesto sanitario in continua evoluzione, è fondamentale agire come sistema unito, dove ogni struttura e ogni professionalità contribuisca in sinergia al percorso di cura. Il lavoro di un team multidisciplinare è essenziale per garantire risposte complesse e personalizzate. Medici, infermieri, terapisti, psicologi, assistenti sociali e tanti altri professionisti mettono insieme competenze e sensibilità per offrire percorsi diagnostico-terapeutici integrati e di qualità».