La rinascita di Irene: costretta a lasciare lo sport per un’aritmia. Operata, ora è campionessa nazionale

Nel 2023 alla giovane pallavolista viene diagnosticata un’aritmia cardiaca che le impone lo stop all’attività sportiva. Dopo un intervento risolutivo all’ospedale del Cuore di Monasterio si rimette in gioco e raggiunge un traguardo straordinario: campionessa nazionale di Gymboxe

Irene Mariani e i medici che hanno eseguito l'intervento: Andrea Rossi e Silvia Garibaldi

Irene Mariani e i medici che hanno eseguito l'intervento: Andrea Rossi e Silvia Garibaldi

Massa, 1 agosto 2025 – Deve abbandonare la pallavolo per un’aritmia cardiaca, ma grazie a un intervento risolutivo all’ospedale del Cuore di Monasterio può tornare a fare attività sportiva. Non solo: nel 2025 diventa campionessa nazionale di Gymboxe. È la storia di rinascita e determinazione di Irene Mariani, 17 anni. 

Era il 2023 quando alla giovane pallavolista viene diagnosticata l’aritmia cardiaca che le impone lo stop all’attività sportiva. Una scelta dolorosa soprattutto per chi, come lei, ha costruito la propria identità attorno allo sport. Ma, grazie all’incontro con l’equipe di Aritmologia di Monasterio, la storia di Irene Mariani non è segnata da rinunce.

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Dopo un’attenta valutazione clinica da parte del dottor Massimiliano Cantinotti, cardiologo di Monasterio, la giovane paziente si affida alle cure dell’Ospedale del Cuore. Sono la dottoressa Silvia Garibaldi e il dottor Andrea Rossi ad eseguire l’intervento di ablazione, rimuovendo in modo risolutivo la causa dell’aritmia: Irene può riavvicinarsi all’attività sportiva, quindi all’agonistica.

Con grande determinazione, nel gennaio 2024 Irene si rimette in gioco, scegliendo un nuovo sport: la Gymboxe. In pochi mesi ricomincia ad allenarsi, debuttando in gara nell’ottobre dello stesso anno. A giugno 2025 raggiunge un traguardo straordinario: il titolo di campionessa nazionale.

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“Il momento in cui ho scoperto di avere un problema al cuore e ho dovuto lasciare la pallavolo è stato durissimo – racconta la ragazza – ma sapevo che Monasterio è un centro d’eccellenza e ho scelto di fidarmi e affidarmi. Ringrazio la dottoressa Garibaldi e tutti gli altri medici di Monasterio per la professionalità e la grande umanità e a tutti i ragazzi e le ragazze con problemi di aritmia dico di affidarsi ai professionisti giusti e di continuare a credere nei propri sogni”.

Una testimonianza concreta - quella di Irene - di come una diagnosi cardiologica non rappresenti necessariamente la fine del sogno sportivo, ma possa essere l’inizio di un percorso di cura, recupero e successo. Il team di Aritmologia di Monasterio lavora ogni giorno per restituire ai giovani pazienti una vita piena, attiva e sicura, anche nello sport.

“Le aritmie nei giovani atleti – spiega la dottoressa Garibaldi – vanno affrontate con grande attenzione, ma oggi abbiamo strumenti diagnostici e terapeutici efficaci che, se usati con tempestività e competenza, permettono il ritorno all’attività sportiva in condizioni di sicurezza.”