
La signora Annamaria con la multa elevata dai controllori di Autolinee toscane
Firenze, 1 agosto 2025 – Un mazzo di fiori e un carnet di dieci biglietti per l’autobus. Autolinee Toscane ha voluto concludere così, con un omaggio floreale e un invito a salire nuovamente sui mezzi pubblici, il caso di Annamaria, la signora di 87 anni multata di 40 euro nei giorni scorsi su un mezzo della linea 2 per aver timbrato un biglietto da 1,50 euro invece che uno da 1,70. Una storia, raccontata da La Nazione, che aveva provocato centinaia di commenti anche molto risentiti.
L’azienda, con il presidente Gianni Bechelli, ieri però ha voluto fornire anche la propria versione di quanto accaduto: “I nostri verificatori – le parole di Bechelli – sono pubblici ufficiali, devono fare rispettare le regole perché ogni viaggiatore che sale senza biglietto o non lo oblitera fa un danno al trasporto pubblico e a tutti i nostri clienti che il biglietto lo pagano e lo timbrano regolarmente. Ci tengo a precisare che la multa non è stata fatta perché il biglietto non era più valido da due anni, ma perché la signora non lo ha timbrato subito dopo essere salita ma ben tre fermate dopo, ossia quando i verificatori hanno iniziato a fare i controlli”.
Il presidente di Autolinee Toscane ricorda inoltre che c’erano 25 persone presenti e solo 4 sono state sanzionate, tra le quali la signora “che aveva con sé anche un biglietto regolare, ma non timbrato, da 1,70 euro oltre quello vecchio ormai non più valido. L’importante è salire e timbrare subito o aver già attivato il biglietto, se digitale, per non incorrere nella sanzione”.

Oltre ai fiori, alla signora è stata inviata anche una lettera personale del presidente Bechelli in cui si spiega che ad ogni multa c’è, da parte di chi la riceve, “una punta di amarezza” ma si ribadisce che “i controllori hanno l’obbligo di applicare le norme”. Secondo Autolinee Toscane, dunque, la sanzione sarebbe stata applicata per il ritardo nell’obliterazione del biglietto e non per il fatto che quello timbrato fosse un tagliando non più valido.
Sempre stando al verbale di At, i controllori avrebbero detto ad Annamaria che, se avesse timbrato un nuovo biglietto, cosa poi fatta, avrebbe avuto 3 euro di multa in meno, 40 invece di 43 euro, come da regolamento. Gli errori nel verbale denunciati dalla figlia della signora invece ci sono e sono riconosciuti: il nome sulla multa è in effetti sbagliato perché i controllori non le hanno chiesto i documenti ma lei stessa ha fornito le sue generalità che, probabilmente, non sono state comprese bene. Quanto alla data di nascita molto posticipata l’inesattezza deriverebbe da un errore di digitazione sul palmare.
I fiori del presidente At sembrano davvero essere stati graditi dalla famiglia della signora: “Abbiamo senz’altro apprezzato il gesto – dice Isabella, la figlia di Annamaria che aveva presentato le sue rimostranze per l’accaduto ad Autolinee Toscane con una mail – e ci è stato anche fornito un riscontro al quale ho risposto ringraziando”.