
La dignora Annamaria protesta contro la multa (Foto Germogli)
Firenze, 28 luglio 2025 – Multata a 87 anni per aver obliterato un biglietto da 1,50 euro invece di uno da 1,70. Una sanzione per 20 centesimi che tecnicamente nasce dall’utilizzo di un titolo di viaggio non valido, per carità, ma che certo dal punto di vista umano e del buon senso si fatica a giustificare. Anche perché la signora giura di essere stata in assoluta buona fede, tanto appunto da essere salita sul mezzo di Autolinee Toscane munita di biglietto.
A ricevere la multa, 40 euro totali, lo scorso sabato alle 11,55 a bordo di un autobus della linea 2 diretto a Calenzano, è stata Annamaria, 87 anni, ‘colpevole’ di avere utilizzato un biglietto da 1,50 euro (non più valido dall’agosto di due anni fa) anziché quello da 1,70 che invece si deve utilizzare adesso. Un episodio sicuramente spiacevole per il quale la figlia della signora, Isabella, ha deciso di rivolgersi direttamente, con una lunga mail, a Autolinee Toscane raccontando quanto accaduto e invitando l’azienda ad una riflessione.
“So bene – dice Isabella – che la legge non ammette ignoranza e che gli utenti dei mezzi di Autolinee Toscane dovrebbero sapere quali titoli di viaggio utilizzare, però mia madre non sapeva che quel biglietto non fosse più valido. Se davvero non avesse voluto pagare il viaggio non avrebbe pagato del tutto il biglietto, invece lo ha obliterato pensando così di essere in regola. Sarebbe bastato che i controllori gestissero in maniera diversa la questione comprendendo la buona fede della mamma che, ripeto, pur essendo ancora attiva, ha quasi 90 anni e prende di rado gli autobus. Avrebbero potuto farle notare che quel biglietto non andava più bene e che la volta successiva sarebbe stata soggetta ad una multa. Invece si è pensato alla volontà di fregare Autolinee Toscane, addirittura per soli 20 centesimi, e si è preferito multare una pensionata per cui 40 euro rappresentano comunque una bella cifra”.
La multa è stata pagata subito da Annamaria, ma quello che le è costato molto di più è stata la vergogna di essere stata sanzionata di fronte a tanti altri passeggeri.
“Mia madre – prosegue infatti la figlia Isabella – si è dispiaciuta in particolare per questo motivo, per essere passata per quello che non è. Ripeto, la multa tecnicamente è corretta ma la cosa che mi viene facile pensare, e che mi fa arrabbiare, è che per i controllori di Autolinee Toscane sia più semplice contestare una sanzione a una signora anziana, che non ha sicuramente i mezzi per controbattere sul momento, piuttosto che controllare eventuali altri utenti, magari giovani, che senz’altro avrebbero potuto contestare a loro volta e rendere l’incasso decisamente più complicato. Mia mamma si è vergognata molto e non avrebbe voluto che io scrivessi a Autolinee Toscane, ma non ce l’ho fatta a stare zitta”.
Senza contare che il verbale rilasciato – prosegue Isabella – “è totalmente fasullo perché oltre al cognome sbagliato della mamma, la cosa eclatante è che è stata riportata una data di nascita del tutto inventata, ovvero 26 luglio 1977. Lei in realtà è del 1938 e, per quanto possa portare bene i suoi anni e dimostrare meno della sua età, è evidente che non possa avere 48 anni. In più la voce irregolarità contestata riporta che il biglietto non era stato convalidato, cosa del tutto falsa perché è stato timbrato e riporta data e ora corretti. Mamma ha pagato subito a bordo, quindi sappiamo bene che non potremo presentare ricorso per i dati sbagliati ma la scorrettezza, se non altro nella redazione del verbale, c’è stata anche da parte dei controllori. D’ora in poi farò in modo che mia madre si procuri i biglietti giusti per viaggiare sui mezzi di Autolinee Toscane, però senz’altro resta l’amarezza e l’ingiustizia di essere trattata come una ladra senza alcun motivo”.
Autolinee Toscane, contattata dal nostro giornale, fa sapere intanto di avere ricevuto la mail di Isabella, che sono in corso verifiche e che la risposta sarà inviata direttamente alla signora.