
Gelato, sempre più costoso
Firenze, 26 luglio 2025 – Come ogni estate il gelato resta uno degli alimenti più ambiti, soprattutto nelle giornate più calde, tanto che i consumi sono aumentati del 4 per cento rispetto allo scorso anno. Salgono però anche i prezzi, cresciuti del 30 per cento nel giro di quattro anni, e la regina del caro-gelato risulta Firenze, prima in Italia. Secondo i dati di Crc, Centro di formazione e ricerca sui consumi, che ha elaborato i dati pubblicati sull'apposito osservatorio del Mimit, a Firenze il prezzo medio del gelato in vaschetta è di 8,05 euro al chilo, contro una media nazionale che si ferma a 5,87 euro al chilo. Nel 2021 la media nazionale era di 4,54 euro al chilo.
Seconda città più cara, dopo Firenze, risulta Forlì, con 7,68 euro il chilo, seguita da Bolzano (7,19 euro), Ravenna (7,18 euro) e Biella (7,14 euro). Sul lato opposto della classifica Macerata risulta la più conveniente, con un prezzo medio di 4,55 euro al chilo, seguita da Treviso (4,56 euro) e Cuneo (4,64 euro).
A segnalare aumenti di prezzo per il gelato è anche Federconsumatori, secondo cui, solo nell’ultimo anno, mediamente, il gelato è aumentato del 9 per cento. A crescere di più il costo del gelato confezionato (a stecca) e del gelato in vaschetta, rispettivamente aumentato del 24 e del 23 per cento. Rispetto al 2021, invece, secondo l’associazione dei consumatori, mediamente i prezzi sono aumentati del 42 per cento e rispetto al 2022 del 138 per cento.
Le cause? Latte, zucchero e cacao hanno subito aumenti di prezzo, a cui si aggiunge anche il caro-energia registrato negli ultimi anni.
Un altro fattore segnalato da Federconsumatori riguarda la quantità: se nelle gelaterie artigianali i coni si fanno sempre più grandi e particolari (da quelli al cacao, a quelli mandorlati, a quelli nella versione priva di glutine), e quindi anche più cari, i gelati confezionati (coni e a stecca) sono sempre più piccoli. I gelati a stecca, soprattutto, che si sono “rimpiccioliti” del 15 per cento rispetto al 2002.