Scandicci (Firenze), 29 luglio 2025 – E’ inagibile l’edificio di viuzzo di Porto che ospita la Malva, azienda nel quale sabato scorso è scoppiato un incendio. Ieri mattina la sindaca ha firmato l’ordinanza nella quale si dispone "il divieto all’utilizzo dell’immobile ad uso produttivo fino ad avvenuto ripristino delle condizioni di sicurezza". Può entrare il personale specializzato per le verifiche tecniche e successivamente per i lavori di ripristino, è garantito l’accesso anche alla proprietà dell’azienda ma solo per ragioni di oggettiva necessità e con la supervisione del personale preposto a garantire l’incolumità pubblica.

Nell’atto l’amministrazione ordina anche di effettuare un’immediata verifica strutturale e funzionale dell’edificio, adottando nel contempo le misure adatte a evitare che estranei alla struttura possano entrarvi e farsi male. Il passo successivo sarà rimettere a posto la struttura, che andrà bonificata adeguatamente prima che possa essere usata di nuovo.

L’altro giorno, dopo il servizio, alcuni operatori delle forze dell’ordine sono andati a farsi controllare a scopo precauzionale dopo l’inalazione dei fumi durante l’incendio. Uno di questi, un agente della Polizia municipale, ha riportato una prognosi di due giorni per una leggera intossicazione. Nessun problema per gli altri. Sicuramente le aziende che si occupano della produzione di accessori metallici per la filiera del lusso, lavorano con sostanze chimiche necessarie a effettuare dorature, cromature e altri processi. Per questo l’incendio è stato seguito con molta cautela da tutti i soggetti in campo; l’obiettivo era evitare al massimo la dispersione di fumi tossici nell’atmosfera.
Domenica mattina è stata revocata anche la zona rossa istituita nell’area compresa tra via Nilde Iotti, viuzzo di Porto, via del Botteghino e via delle Nazioni Unite. Le fiamme sono divampate sabato pomeriggio, sul posto sono arrivate immediatamente squadre di vigili del fuoco, carabinieri e polizia municipale, il settore protezione civile per l’emergenza ambientale unitamente ai tecnici di Arpat. Hanno partecipato allo spegnimento, squadre dei vigili del fuoco arrivate dai distaccamenti di Firenze Ovest, Calenzano, Empoli e dalla sede centrale di via La Farina.
Alla fine i vigili del fuoco hanno chiamato anche a intervenire un carro aria che fornisce gli apparati di respirazione necessari in questi interventi, il nucleo Nbcr (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico). Questo ha permesso di limitare i danni, evitando quindi che l’incendio si propagasse al piano superiore e ad altre zone.