Serena Valecchi
Cronaca

“L'ho preso a ceffoni. Non voglio morire per lavorare”. La commerciante si ribella al rapinatore con il coltello

L’episodio sabato sera in via Toselli nel negozio Svapo’s, quartiere di San Jacopino. La titolare Rossella La Regina, 55 anni: “Mi ha fatto impressione rivedermi nel video. Ma sono contenta che quel delinquente abbia preso diverse manate”

“L'ho preso a ceffoni. Non voglio morire per lavorare”. La commerciante si ribella al rapinatore con il coltello

Firenze, 3 agosto 2025 – Ha rivisto quel video almeno cinquanta volte. Ogni volta la stessa scena: lui entra con il volto travisato e un coltello in mano, lei non si tira indietro.

Rossella La Regina, 55 anni
Rossella La Regina, 55 anni

Lo affronta, lo prende a schiaffi fino a buttarlo fuori. Rossella La Regina, 55 anni, titolare del negozio Svapo’s in via Toselli (quartiere San Jacopino, ndr), ha reagito d’istinto. Senza pensarci un attimo. E rifarebbe tutto per filo e per segno. «Sì, mi ha fatto impressione rivedermi in video. Ma sono contenta che quel delinquente abbia preso diverse manate», dice con la voce ferma.

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Sabato sera, intorno alle 19 un uomo sui 35 anni, italiano, entra nel suo negozio con l’intento di rapinarlo. Lei lo vede. Vede il coltello. E reagisce. «Non mi importava dei soldi in cassa. Ho pensato solo a salvarmi la vita. Non voglio morire per lavorare», racconta, con lo stesso sangue freddo che l’ha guidata in quei secondi. Non è la prima volta che subisce attacchi di malintenzionati.

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Tre spaccate, un furto, e ora un tentativo di rapina. Tre volte le hanno rubato in auto. Tutto questo nel giro di due anni. «E poi ci sono i maranza che entrano a rubare le sigarette, le richieste continue di soldi da parte dei mendicanti, le minacce, i tentativi di estorsione. Ma io non mi arrendo. Ho il diritto di lavorare. Il lavoro è dignità e libertà. E io voglio essere libera. Non lascerò la mia attività solo perché San Jacopino è diventato il Bronx».

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La sua rabbia è quella di tanti commercianti della zona. «Molti si barricano dentro. Io ho resistito, ma non so quanto potrò andare avanti. Non vedo alternative dovrò chiudermi anch’io dentro il locale». Il quartiere è esasperato. «Scene da Far West, purtroppo all’ordine del giorno», dice Simone Gianfaldoni, presidente del comitato Cittadini Attivi San Jacopino.

«La microcriminalità ci ha presi di mira. I residenti sono stanchi. A settembre saremo sotto la prefettura: vogliamo sicurezza. È un nostro diritto. I cittadini stanno chiedendo con forza aiuto alle istituzioni, in primis alla prefettura e alle forze dell'ordine. Non ci sono solo le Cascine o la stazione, siamo nel Quartiere Uno, centro storico, con palese criticità di sicurezza ,avevamo anche inviato una Pec al ministero dell' nterno e al capo della polizia Pisani, chiedendo aiuto, adesso la preoccupazione aumenta e con sé l'esasperazione dei cittadini e commercianti”.