
Turisti su Ponte Vecchio a Firenze (Foto Giuseppe Cabras / NewPressPhoto)
Firenze, 31 luglio 2025 – Un tavolo da sei persone: due pizze margherite, un’insalata mista e due bottigliette d’acqua. O ancora: 200 grammi di bistecca alla fiorentina, magari ben cotta. “Mi ricordo poi di un giorno a pranzo. Sono entrate 30 persone, si sono sedute in vari tavoli. In 30, nessuno ha preso un piatto a testa. Hanno diviso tutto”.
Chi più ne ha più ne metta. Dopo l’intervista sul turismo degli spiccioli – ne abbiamo parlato con Davide Risoluti, titolare della Vineria del Re in piazza della Repubblica – ci siamo chiesti quali siano le richieste più assurde dei turisti al ristorante.

Ce ne ha elencate alcune Ugo Lorenzo Portaccio, titolare del ristorante Totò, a due passi da Ponte Vecchio. “Sono tantissimi quelli che non accettano di pagare il coperto – dice Portaccio –, e chiedono di rinunciare al pane pur di non pagarlo”. È un turismo “che non porta valore alla città”. “Così non si va avanti”, sottolinea Risoluti. Ci sono quelli che si presentano con la bottiglietta d’acqua portata da casa, chi si accomoda e pretende pane e olio gratis per farsi una bruschetta fai-da-te.
"Un turismo invadente, eccessivo – commenta Risoluti –. Non porta valore alla città. Parliamo di comitive che scendono dai pullman, intasano le strade a piedi, si siedono ovunque, anche per terra. Lasciano rifiuti, riempiono i cestini, sporcano. E poi non spendono. Guai a parlare di coperto: si lamentano anche per pochi euro. Questo non è turismo di qualità, è solo passaggio. E Firenze non è fatta per questo”.
C’è poi un altro problema. Dopo un luglio (e non solo) segnato da turisti “mordi e fuggi” e consumi ridotti, si teme un crollo delle presenze ad agosto. Sono molti i ristoratori fiorentini che guardano con preoccupazione al nuovo mese. Le prenotazioni sono poche, l’incertezza tanta.
“Mancano soprattutto gli americani – fa sapere ancora Risoluti –, erano i clienti migliori. Educati, curiosi, rispettosi. Ora vedo solo persone che entrano, chiedono l’acqua del rubinetto e si offendono se gli fai pagare il servizio. E mentre noi dobbiamo rispettare regole e licenze, ci sono supermercati che vengono piatti pronti. Non è ristorazione, è una farsa”.