EMANUELE CUTSODONTIS
Cronaca

Caos Ponte all’Abate, camion sfonda un muro: “È la sesta volta”

La manovra e l’incidente nell’abitazione di via delle Molina. “Mi sono vestito e l’ho seguito. Poi ho chiamato i vigili”

Il muro dell’abitazione di Giuseppe Guarcina in via delle Molina tirato giù dalla manovra del tir

Il muro dell’abitazione di Giuseppe Guarcina in via delle Molina tirato giù dalla manovra del tir

Pescia (Pistoia), 20 maggio 2025 – “Mi ha svegliato il rumore di ferraglia. Sono uscito, e il camion aveva già fatto manovra ed era ripartito”. Alle 6.30 circa di lunedì mattina, sono stati questi la sveglia e il ‘buongiorno’ per Giuseppe Guarcina. Per la sesta volta, da quando il ponte di Ponte all’Abate è stato chiuso al traffico per i mezzi pesanti, un tir è arrivato ai piedi della struttura, e trovandosi costretto a invertire il senso di marcia, nel fare manovra è entrato nel giardino della sua abitazione, la prima sull’intersezione con via delle Molina.

“Dopo le prime volte in cui uno di questi mezzi pesanti mi era entrato in casa – spiega amareggiato –. Erano rimasti in piedi solo due pezzi di muro; avevamo deciso di fare pulizia, ed era intervenuto un muratore per abbattere tutto quello che era rimasto del muro. Per delimitare l’area di intervento aveva posizionato delle transenne”. Non è bastato. “Mi ha svegliato il rumore del ferro contorto e schiacciato – racconta – quando mi sono affacciato il camion aveva invertito la marcia e stava ripartendo. Mi sono vestito e l’ho seguito, ritrovandolo all’altezza di Villa delle Rose, a Castellare. L’ho fermato e ho chiamato i vigili, che sono venuti. Sono riuscito a tornare a casa qualche minuto dopo le 8. Questa volta, il danno effettivo si è limitato alle transenne. Ma il conto della spesa che, a oggi, abbiamo dovuto sostenere è di 22mila euro. Non c’è più il muretto di recinzione, né il cancellino pedonale; non ci sono più le cassette per gli allacci di acqua e gas, le condutture, oggi, sono a vista, all’aperto”.

Guarcina è stanco di questa situazione. “Sembra che non interessi a nessuno. Mettono il cartello che il ponte è chiuso al traffico, e tutto finisce lì, non ci sono verifiche o controlli lungo le strade. Io mi sono abituato a ‘fare la guardia’, di solito sono in piedi dalle 6 del mattino per controllare. Questa volta, purtroppo, mi sono alzato tardi”.