
Denisa Maria Adas, la donna di origine romena e residente a Roma, scomparsa il 15 maggio a Prato
Prato, 20 maggio 2025 – Temeva per la sua vita Denisa Maria Adas, 30 anni di origini romene, di cui si sono perse le tracce giovedì scorso a Prato. L’ultima a sentirla è stata la mamma che l’ha contattata per telefono intorno alle 23. La donna, che abita a Roma con la madre, si era recata a Prato per lavoro e aveva pernottato in un residence in città. A sporgere denuncia di scomparsa è stata la madre a Roma, molto preoccupata dal fatto di non aver più ricevuto notizie della figlia.
La procura di Prato, guidata da Luca Tescaroli, sta coordinando le operazioni di ricerca della donna e ha aperto un fascicolo per sequestro di persona. Bisogna capire se Denisa si sia allontanata volontariamente o se sia stata costretta a lasciare il residence con la forza.
Secondo quanto spiega la procura, la donna avrebbe lavorato come escort. Sarebbe arrivata da Roma a Prato giovedì scorso, a bordo della sua auto, una Fiat 500 rossa, ed “è risultata risiedere al residence Ferrucci, prenotato fino a domenica”. L’ultima notizia sulla donna “risale alle 23.30” del 15 maggio. “Poco prima, intorno alle 20.45, un cliente ha lasciato il residence. L’auto nella disponibilità della donna è rimasta parcheggiata in prossimità della struttura alberghiera e le sue utenze risultano irraggiungibili”.
La donna avrebbe portato via la valigia lasciando nella stanza solo alcuni effetti personali, come se fosse sua intenzione tornarci anche perché la prenotazione era fino a domenica. L’auto non è mai stata toccata e i cellulari risultano spenti, particolare che ha subito insospettito la mamma in quanto Denisa li teneva sempre accesi e si sentiva con lei almeno due volte al giorno. Denisa lavorava in giro per l’Italia e la madre seguiva i suoi spostamenti anche con la geolocalizzazione. La procura riferisce che la donna “temeva per la sua incolumità”. Gli investigatori stanno scandagliando le sue conoscenze, i contatti e gli appuntamenti di lavoro che aveva fissato nel weekend a Prato. A far crescere l’apprensione sono stati i tanti appelli delle amiche della donna sui social: “È in pericolo, aiutateci a ritrovarla”. La famiglia si è rivolta all’associazione Penelope.
Laura Natoli