
Ilaria Bugetti, ex sindaca di Prato (foto Falsetti)
Prato, 27 luglio 2025 – Il 20 giugno firmò le dimissioni da sindaca di Prato dopo giorni tremendi con mille pensieri in testa. Il 13 giugno Ilaria Bugetti aveva ricevuto l’avviso di garanzia per l’inchiesta della Dda di Firenze: accusa di corruzione (insieme all’imprenditore Riccardo Matteini Bresci).
“Sono stati 30 giorni di grande sofferenza, per me e la mia famiglia e per la città, ma abbiamo iniziato e stiamo proseguendo un lavoro in sede penale e amministrativa per poter trasmettere quella che ritengo sia la verità sul mio operato”.
Un anno fa il trionfo a Prato: vittoria schiacciante con il campo largo, la prima donna a capo della città. Poi le dimissioni, la città commissariata.
“Sono stati 12 mesi intensi, bellissimi e impegnativi, adrenalinici e a tratti delicatissimi. Ho sentito l’onere e l’onore di quel 52% di fiducia al primo turno. E lo sento ancora di più ora, in questo momento complesso. È per i cittadini che mi difenderò fino all’ultimo e se la mia difesa avrà effetto ciò mi aiuterà a dimostrare che la loro fiducia non è stata tradita. I messaggi, gli incoraggiamenti, le strette di mano e i sorrisi mi aiutano a resistere”.
C’è qualcosa di cui si pente?
“Non entro nel merito dell’inchiesta. Politicamente, amare il proprio territorio non è un errore e non me ne pentirò mai. Chi si mette al servizio del pubblico è chiamato a dare risposte alla collettività, a trovare soluzioni possibili per bisogni complessi, ad ascoltare tutti per poi cercare una sintesi che abbia come unico obiettivo il bene comune”.
Le dimissioni.
“L’ultima parola è stata la mia. Ho preso atto che non c’erano più le condizioni per andare avanti, nel rispetto delle istituzioni e dei cittadini. Nessuno di noi è incollato alla sedia”.
Il segretario del Pd pratese Biagioni ha proposto “stop soldi dalle imprese”.
“Rispetto le opinioni di tutti. Comunque c’è una legge dello Stato, nata dopo l’eliminazione del finanziamento pubblico. Garantisce trasparenza e controllo. Se la ritiene sbagliata, porti la sua contrarietà in parlamento attraverso il partito, se la segreteria condivide questa linea”.
Tra un anno ci sarà un altro governo a Prato. Il centrosinistra torna alla guida?
“È quello che auspico”.
Chi le è stato vicino in questo periodo?
“La famiglia, gli amici di sempre, ma anche tanti conoscenti e voglio ringraziare i legali che sono al mio fianco. Attorno a me ci sono tutti coloro che amo e che stimo. Qualcuno mi ha già condannato senza processo, altri colmano il vuoto dei propri argomenti politici riempiendolo di letame e veleno nella convinzione di poter ottenere i voti che non hanno mai avuto, altri ancora sputano sentenze per vendetta di ciò che hanno chiesto ma non hanno ottenuto. Beh, vi assicuro che sono molti di più coloro che credono in me e nella mia innocenza. È per loro che mi difenderò”.
Il conforto?
“La fede mi aiuta moltissimo. Rafforza la strada della resistenza, della determinazione ad arrivare in fondo. Ogni mattina faccio la volontaria. L’impegno per gli altri è la mia linfa vitale”.