Prato, 22 giugno 2025 – Iniziato stamani al tribunale di Firenze l’interrogatorio di Riccardo Matteini Bresci, l'industriale pratese accusato di corruzione nell’inchiesta che ha portato alle dimissioni la sindaca di Prato Ilaria Bugetti. Anche lei presente al palazzo di giustizia di Firenze. Gli interrogatori si tengono in un'aula del piano interrato. Il gip Alessandro Moneti deve decidere sulla richiesta della procura di Firenze per il carcere a Matteini Bresci, e per gli arresti domiciliari a Bugetti. La decisione dovrebbe arrivare nel giro di qualche giorno.
La sindaca, che dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia ha annunciato di voler rassegnare le dimissioni, si è avvalsa della facoltà di non rispondere all'interrogatorio davanti al gip di Firenze ed ha, invece, presentato dichiarazioni spontanee in forma scritta. Secondo quanto si apprende, Ilaria Bugetti, difesa dall'avvocato Piernicola Badiani, avrebbe consegnato una memoria di 10-15 pagine in cui ha rappresentato la sua versione dei fatti rispetto all'accusa di corruzione che le contesta la procura chiedendo per lei gli arresti domiciliari.
Ilaria Bugetti è stata circa due ore nell'ufficio del gip. Il giudice Alessandro Moneti si è riservato la decisione sia per la richiesta di domiciliari per Bugetti, sia per la richiesta di arresto in carcere a carico dell'industriale tessile Riccardo Matteini Bresci, dal quale - secondo le ipotesi d'accusa - la sindaca sarebbe stata corrotta per ottenere favori in cambio di sostegno alla sua carriera politica. Bugetti prima di essere sindaca di Prato, è stata sindaca di Cantagallo, un piccolo comune nel distretto industriale Pratese, e consigliera regionale della Toscana eletta per il Pd in una legislatura.

L’interrogatorio di Bresci è durato circa un'ora e mezzo. Secondo quanto appreso l'imprenditore avrebbe risposto alle domande del giudice. Matteini Bresci è difeso dall'avvocato Piermatteo Lucibello che invece, all’uscita del Palagiustizia non ha rilasciato dichiarazioni.
Nell'inchiesta al momento ci sono altri due indagati dopo gli avvisi di garanzia a Bugetti e Matteini Bresci. Uno è il vicesindaco di Prato Simone Faggi (Pd), per l'ipotesi di false dichiarazioni. L'altro è Alessio Bitozzi, funzionario del Consorzio Progetto Acqua, rispetto all'accusa di corruzione; quest'ultimo secondo i pm avrebbe fatto da tramite fra Bugetti e Matteini Bresci. Gli interessi imprenditoriali rispetto a costi e controlli della depurazione delle acque reflue delle industrie tessili pratesi è fra i temi oggetto dell'inchiesta.