
La sindaca di Prato Bugetti indagata per corruzione
Prato, 19 giugno 2025 – Dal Gran Maestro Venerabile al dirigente comunale o regionale, passando per assessori regionali e comunali e consiglieri, noti imprenditori ed esponenti di Confindustria Toscana Nord, Arpat, Gida, Consorzio Acque, Camera di commercio di Prato. Si trova un po’ di tutto nelle indagini che la Dda di Firenze ha portato avanti nell’ultimo anno e che hanno interessato la sindaca Ilaria Bugetti e l’imprenditore Riccardo Mattini Bresci, unici indagati nell’inchiesta per corruzione per la quale i pubblici ministeri Nastasi, Gestri, Boscagli hanno chiesto la misura cautelare: domiciliari per la sindaca, carcere per Matteini Bresci. Gli interrogatori di garanzia si terranno lunedì di fronte al gip di Firenze Alessandro Moneti.
Accanto ai due indagati nell’inchiesta appaiono una serie di personaggi, più o meno noti, tutti non indagati, che sono stati interessati dalle intercettazioni disposte dalla procura. Si parte con la vicenda della Hydro green energy, azienda di energie rinnovabili che fa capo a Matteini Bresci, e per la quale l’imprenditore nel 2020 aveva bisogno di una autorizzazione speciale da parte della Regione Toscana. L’imprenditore non esita a chiedere aiuto all’amica Ilaria Bugetti, all’epoca consigliera regionale, che, nella ricostruzione dei pm, si sarebbe “messa a disposizione” facendo pressioni sull’ex direttore dell’ufficio difesa del suolo e acqua della Regione, Giovanni Massini perché redigesse il decreto come voleva Matteini. “Mi raccomando senza variazioni...”, scrive in un messaggio l’imprenditore alla Bugetti che replica: “Yessss...”.
L’operazione andrà in porto dopo che Matteini ha chiesto un ulteriore aiuto a Bugetti perché facesse pressioni sull’assessore regionale all’ambiente Monia Monni per alcune prescrizioni che Arpat aveva imposto alla sua azienda. Il tutto risale al 2020 quando, fra l’altro, Bugetti era in campagna elettorale per il secondo mandato da consigliera. Ed è in questo periodo, il 4 settembre 2020, a pochi giorni dalle regionali, che Matteini organizza il pranzo per far conoscere Bugetti ad alcuni suoi amici della Gran Loggia di via Lazzerini. Al pranzo (in un ristorante “defilato”, come chiesto da Bugetti) parteciperanno Luciano Angioli, Luigi Rastrelli e Alberto Cipriani che resteranno “ben impressionati” da Bugetti. L’imprenditore non esiterà a sottolineare alla Bugetti come i voti degli amici massoni le abbiano fatto vincere le elezioni sul suo competitor Nicola Ciolini.
Fra le vicende più complesse c’è quella della cessione delle quote di Gida da parte del Comune e di Ctn ad Alia. Matteini si interessa in prima persona perché l’operazione vada in porto lamentandosi delle “tariffe alte” praticate da Gida. Tra i protagonisti della vicenda c’è Alessio Bitozzi, consigliere del Consorzio Progetto acqua che si occupa della realizzazione della fognatura industriale a servizio del Macrolotto ma anche di quella parte che andrà a vantaggio dell’azienda di Matteini – su cui pendono le prescrizioni di Arpat – e di Giovanni Santi, amministratore della Beste. E’ sempre Bitozzi a chiamare il vicesindaco Simone Faggi per assicurarsi che nel progetto della fognatura, dopo la cessione delle quote di Gida, siano incluse Beste e Gruppo Colle che hanno bisogno dell’infrastruttura altrimenti sarebbero costrette a realizzare un depuratore a spese loro.
Bitozzi fa da tramite tra gli industriali, fra cui Matteini, e il Comune anche nella delicata vicenda della concessione dell’area dell’ex Memorino. E’ lui che fa da intermediario fra Matteini e Bugetti i cui rapporti diretti si erano interrotti – dicono i pm – in seguito all’arresto dell’imprenditore nell’inchiesta per corruzione con il carabiniere Turini.
Le persone coinvolte nelle intercettazioni sono molte: Fabio Reali, presidente del consiglio direttivo del Progetto Acqua, Marcello Gozzi, ex direttore di Ctn, il vicesindaco Faggi, l’assessore regionale Monni, Ivo Vignali, ex presidente del Progetto Acqua, Giovanni Santi della Beste, David Malossi, direttore dei lavori per la fognatura, svariati dirigenti e dipendenti comunali fra cui il dirigente Francesco Caporaso che si era opposto alla concessione dell’area per le terre di scavo della fognatura industriale. Per ovviare al problema sarà adottata una delibera di giunta il 17 dicembre 2024. Compaiono poi Daria Orlandi della Co.edil e Vincenzo Guarino della Endiasfalti, fra le ditte incaricate dei lavori della fognatura, che, intercettati, si lamentano dell’atteggiamento della sindaca che li “ha scaricati” e che rivela di stare attenti perché “avevano tutti i telefoni sotto controllo”. Fra le varie pagine della richiesta di misura cautelare viene intercettata anche la presidente della Camera di Commercio Dalila Mazzi. Matteini la chiama per indirizzare i premi dello Stefanino d’Oro indicando Steve Luccisano. “Te lo volevo segnalare.... l’ho fatto segnalare dalla Bugetti”. Luccisano riceverà lo Stefanino.