
Calcio malato, colpa di genitori violenti
Castelfranco (Pisa), 18 giugno 2025 – In campo i bambini di 8 anni – otto anni, nati nel 2017 – giocano, rincorrono il pallone, calciano, difendono e attaccano, fanno gol e parano. Ma soprattutto si divertono. Fino a quando... Fino a quanto fuori dalla recinzione qualche babbo, nonno e mamma non inizia a litigare, minacciarsi, affrontarsi. Pare per una rimessa laterale. La partita finisce. Qualche bimbo comincia a piangere. Altri escono arrabbiati dal piccolo campo scuola calcio della Stella Rossa perché non possono più continuare a giocare. Dirigenti e altri presenti si mettono in mezzo per evitare che la situazione degeneri. Finisce con l’arrivo dei carabinieri che hanno iniziato a fare il loro lavoro.
Questo è successo poco prima delle nove e mezzo di lunedì sera a Castelfranco durante un torneino di Primi Calci nel quale i risultati non contano e alla fine le medaglie sono per tutti. Conta solo che i bambini si divertano e comincino a sperimentare cosa vuol dire tirare calci a un pallone. Primi Calci, appunto. Quegli appuntamenti di fine primavera che dovrebbero servire anche a far passare qualche ore all’aria aperta e al fresco, dopo la calura giornaliera, a babbi, mamme, nonni e nonne. L’altra sera non è stato così. Sul campo a sette, diviso in due, stavano giocando da una parte Stella Rossa e San Prospeto Navacchio e dall’altra Pisa Ovest e Atletico Cascina. Mentre la prima partitina è stata conclusa in anticipo e fuori alcuni genitori litigavano, l’altra è andata avanti ed è terminata normalmente. E’ stato richiesto anche l’intervento del 118, ma nessuno è rimasto ferito. Le società Stella Rossa e San Prospero Navacchio prendono le distanze e annunciano un comunicato congiunto.
g.n.