LUCA AMODIO
Cronaca

Picchiato arbitro 18enne. Assalito dal padre di un baby calciatore

E’ accaduto negli spogliatoi, al termine di un torneo giovanile under 13. Al ragazzo è stata spaccata una sedia sulla schiena: quaranta giorni di prognosi.

Il giovane arbitro picchiato selvaggiamente negli spogliatoi aveva diretto la finale di un torneo fra under 13

Il giovane arbitro picchiato selvaggiamente negli spogliatoi aveva diretto la finale di un torneo fra under 13

Non solo calci e pugni: anche un morso. Poi, come se non fosse abbastanza, ha preso una sedia e ha cominciato a colpirlo: dalla testa all’addome. Ha 45, anni, S.F., vive a Pesaro ed è stato denunciato per lesioni aggravate e sequestro di persona. Una furia cieca contro un arbitro di 18 anni uscito dall’ospedale con quaranta giorni di prognosi. Il ragazzo fino a pochi minuti prima dell’aggressione aveva diretto la finale under 13 tra Arezzo e Vis Pesaro. Partita decisiva del Memorial Mirko Poggini, torneo che si è disputato domenica al Comunale di Arezzo. Il blitz è andato in scena durante le premiazioni della gara vinta dai padroni di casa.

Il padre del giocatore marchigiano si è infilato negli spogliatoi e ha dato sfogo alla violenza, non prima di aver serrato la porta a chiave. Secondo una prima ricostruzione, non aveva gradito le decisioni del direttore di gara. Di qui la decisione del pestaggio per un rigore: quello assegnato ai padroni di casa, gli amaranto, con cui hanno conquistato la vittoria. Scelta dell’arbitro che non ha ricevuto alcuna lamentela in campo da parte dei giocatori; e che invece è stata contestata dagli spalti. E anche qui la vicenda insegna: spesso sono i figli a dare il buon esempio ai genitori, almeno ad uno di loro. Dopo l’aggressione all’arbitro, l’uomo lo ha lasciato a terra e a provato a far perdere le sue tracce allontanandosi dagli spogliatoi. Tentativo andato a vuoto perchè è stato individuato e fermato dai carabinieri che grazie alla collaborazione dei dirigenti dell’Arezzo e della squadra marchigiana sono presto riusciti a fermarlo. Si tratta di un un italiano di 46 anni, vive a Pesaro, origini partenopee, senza precedenti penali.

Già scattata la denuncia per lesioni e sequestro di persona. Di fronte a una prognosi di 40 giorni si procede d’ufficio ed è quello che hanno fatto i carabinieri che indagano sull’aggressione. La sedia utilizzata come arma per colpire il direttore di gara fa scattare l’aggravante. E per l’uomo potrebbe scattare anche il Daspo. Subito soccorso, l’arbitro ferito è stato trasportato in ospedale intorno alle 21 di domenica. Poi, completati gli accertamenti, è stato dimesso in nottata dal pronto soccorso con il referto e la prognosi.

Dura la condanna del numero uno degli arbitri: "Siamo di fronte a un’emergenza sociale – ha detto Antonio Zappi presidente Aia –. Stiamo lavorando perché il codice penale venga modificato: gli arbitri devono essere riconosciuti come incaricati di pubblico servizio, così chi commette queste violenze potrà essere arrestato". Arezzo Calcio e Vis Pesaro hanno formalizzato una denuncia: "Sono allibito" conclude il direttore del settore giovanile dell’Arezzo Paolo Bertini.