Serena Valecchi
Politica

Prato, ricatti al consigliere Cocci: chi sono Belgiorno e Poggianti indagati per lo scandalo in Fratelli d’Italia

Svolta nell’inchiesta sul ricatto al consigliere FdI Tommaso Cocci: le ipotesi di reato sono revenge porn e diffamazione. Lettere anonime su rapporti sessuali e massoneria, sotto accusa due compagni di partito: Claudio Belgiorno e Andrea Poggianti

Da sinistra Andrea Poggianti, Tommaso Cocci e Claudio Belgiorno

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Prato, 10 settembre 2025 – Una macchina del fango ben oliata da tempo, ha innescato a Prato un vero e proprio terremoto politico dentro Fratelli d'Italia portando, a quello che ormai viene detto, il caso Cocci.

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Uno dei manifesti di Tommaso Cocci (FdI) in città

I fatti: Tommaso Cocci, 34 anni, ex capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune a Prato, avvocato e sino ad ora candidato in pectore per Fratelli d’Italia alle Regionali del prossimo 12 e 13 ottobre, aveva denunciato nei mesi scorsi di essere stato vittima di un ricatto che si era materializzato sotto forma di numerose lettere anonime contenenti materiale privato e pesanti accuse a sfondo sessuale contro lo stesso Cocci.

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Le missive, contenenti foto intime scattate durante presunti rapporti sessuali anche con minorenni e durante l'assunzione di stupefacenti, oltre a minacce e rivelazioni sul suo rapporto con la massoneria, lo invitano a lasciare la politica. Chi ha parlato dell’appartenenza di Cocci alla Loggia Sagittario conosceva bene l’avvocato-politico perché è andato a colpo sicuro smascherando la sua affiliazione alla loggia di via Lazzerini (anche con ruolo di segretario). Cocci, fin da subito, è sempre stato convinto che a orchestrare tutto siano stati altri esponenti del suo stesso partito. Cocci aveva iniziato a ricevere i plichi minatori già da fine 2024: lettere dello stesso tenore erano state poi inviate ai vertici di Fratelli d’Italia, a sindaci del pratese e al sottosegretario agli esteri Giogio Silli.

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“Contro di me ci sono accuse anonime infami - aveva detto Cocci allo scoppio della bomba politica pratesei -. Da mesi sono oggetto di minacce e sapevo che prima o poi la questione sarebbe diventata di dominio pubblico. Sono forte e vado avanti. Qualcuno vuole impedire che io mi candidi”.

Il caso infatti è diventato di dominio pubblico dopo l’articolo pubblicato dal Fatto Quotidiano sabato 30 agosto. Chi lo minaccia aveva anche diffuso una foto intima. "Quella foto purtroppo è vera. Ho fatto una sciocchezza, ma non mi faccio ricattare", aveva detto Cocci. "Io sono forte e vado avanti a testa alta. Ma dico a chi mi minaccia che gioca con la vita delle persone. Se al posto mio ci fosse stata una persona più debole questa avrebbe potuto anche togliersi la vita”.

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Cocci, nelle settimane scorse aveva spiegato, che era stato lui stesso a rivolgersi alle forze dell’ordine: “Sono stati mesi di dolore, prostrazione e sofferenza psicologica. Ma sereno nella mia coscienza mi sono recato mesi fa alle autorità competenti e ho fatto denuncia. Sono certo che la verità emergerà in tutta la sua potenza. Voglio rivolgermi a chi ha orchestrato questa infamia: vi rendete conto che giocate con la vita delle persone. Io sono forte e so che sono nel giusto, ma altre persone al posto mio avrebbero potuto togliersi la vita, finendo nel gorgo di queste minacce”.

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E alle prime ore di oggi, 10 settembre, due nomi del panorama politico toscano sono stati iscritti nel registro degli indagati con l'accusa di essere gli autori delle missive al veleno: si tratta dell'ex consigliere di Fdi a Prato Claudio Belgiorno e di Andrea Poggianti, vicepresidente del Consiglio Comunale di Empoli, uscito nel febbraio 2024 dal partito di Fratelli d’Italia per divergenze con i vertici e ora capogruppo di “Centrodestra per Empoli”. Dall’inizio del 2025 Claudio Belgiorno è coinvolto in un’altra indagine della Procura di Prato, quella per il “caso” dei rimborsi spesa riferiti al periodo fra il gennaio 2021 e il marzo 2022, quando c’era ancora la giunta Biffoni.

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Secondo quanto era emerso, il Comune aveva erogato rimborsi per poco meno di 35mila euro alla “Mi piace eventi srl”, società che organizza manifestazioni e che in quel periodo aveva un solo dipendente, lo stesso Belgiorno, per le sue assenze dal lavoro giustificate da impegni istituzionali (si arriva a 36mila euro complessivi con i rimborsi ad un’altra società per la quale lavorava il consigliere).

Non solo i rimborsi alla società sarebbero poco chiari. Sempre secondo quanto emerso, nell’agosto del 2021 Belgiorno avrebbe convocato 15 riunioni del gruppo consiliare a cui avrebbe partecipato solo lui. Un dato incongruo visto che in agosto, di solito, i lavori dei gruppi consiliari sono pressoché fermi. La scorsa estate il consigliere aveva confermato l’entità dei rimborsi erogati dal Comune nei mesi durante i quali lavorava per la “Mi piace eventi srl” (per un totale di 810 ore) e sottolineò che “tutto quanto percepito (dalla società che lo aveva assunto) è conforme alle ore svolte in quel periodo”, un’attività politica “sempre verificata e verificabile dal Comune di Prato”.

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Il consigliere aveva ricordato anche di essere stato “il più presente” e che partecipava ai “lavori di due commissioni”. Era sicuro insomma di poter tracciare “in via documentale e testimoniale” tutta l’attività politica svolta in quei 15 mesi in cui era dipendente e che sarebbe alla base dei rimborsi erogati dal Comune. La vicenda è finita nel mirino della procura che ancora sta indagando.

Per quanto riguarda invece Andrea Poggianti, 35 anni, avvocato, è attualmente il Capogruppo del gruppo consiliare Centrodestra per Empoli nel comune di Empoli, componente presso la Commissione Consiliare I “Affari Generali con Funzioni di Controllo e Garanzia”, nonché componente presso la Commissione per l'aggiornamento e la formazione degli elenchi dei Giudici popolari, Consigliere presso la Commissione Consiliare IV “Bilancio, Finanze, Tributi, Personale e Organizzazione Generale, Sviluppo Economico”.

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Eletto vice presidente del consiglio comunale di Empoli dal 6 luglio 2024. Tra le esperienze politiche è stato candidato sindaco di Empoli per la coalizione di Centrodestra nel 2019, e candidato sindaco di Empoli per la coalizione civica di Centrodestra (Centro Destra per Empoli e La Mia Empoli  - Lista civica) nel 2024. Capogruppo e Consigliere comunale di Empoli dal 2016 ad oggi, prima in quota "Fratelli d'Italia" e dal 25 febbraio 2024 come "Centrodestra per Empoli".

Oggi, dopo mesi di indagini, la Procura di Prato diretta da Luca Tescaroli, ha iscritto nel registro degli indagati Belgiorno e Poggianti. Entrambi sono accusati di concorso continuato nella diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite (revenge porn) e diffamazione.