La prima cosa importante da fare prima di affittare il proprio appartamento ai turisti è registrarlo nella Banca dati delle strutture ricettive per ottenere il Cin. Il Codice identificativo nazionale, una volta ottenuto, va esposto all’esterno dell’immobile e inserito obbligatoriamente negli annunci online. Se non si ha il Cin o non lo si indica correttamente, si rischiano sanzioni fino a 8mila euro.
I redditi che arrivano dagli affitti brevi vanno dichiarati all’Agenzie delle Entrate inserendoli nel 730. Alcune piattaforme, come Airbnb e Booking, trattengono direttamente le imposte che i locatori devono pagare e le versano al fisco. È essenziale verificare che i dati dichiarati siano corretti e sapere se la piattaforma funge da sostituto d’imposta, per evitare sanzioni fiscali.