MONICA PIERACCINI
Economia

Inflazione in crescita in Toscana, stangata su Pistoia e Arezzo

Unione nazionale consumatori su dati Istat: +1,6% aumento medio dei prezzi nella regione, ma in alcune province si superano i 600 euro di rincaro annuo

Pistoia, al quarto posto in Italia per rincari

Pistoia, al quarto posto in Italia per rincari

Firenze, 11 agosto 2025 – Questa estate non si fa che parlare di rincari e di un potere d’acquisto sempre più eroso, sia per gli italiani in generale sia per i toscani. E i dati confermano la percezione: i prezzi continuano a salire, ma non allo stesso ritmo in tutta la regione.

La Toscana, nel complesso, resta appena sotto la media nazionale per inflazione, ma le differenze tra le province sono marcate. A luglio, secondo i dati diffusi dall’Istat e rielaborati dall’Unione Nazionale Consumatori, l’incremento medio annuo dei prezzi è stato dell’1,6%, pari a un aggravio annuo di 421 euro per famiglia, in aumento rispetto al +1,2% registrato a giugno 2025 sullo stesso mese 2024.

Dietro questa media, però, si nascondono forti differenze territoriali. Pistoia si piazza addirittura al quarto posto nella classifica nazionale delle città più care: +2,4% di inflazione e un aumento medio del costo della vita di 649 euro annui. Poco più sotto, al sesto posto, c’è Arezzo con un +2,3% e un rincaro di 622 euro. Seguono Lucca e Siena, entrambe con un’inflazione del 2% e una stangata da 541 euro, che le colloca al nono posto in Italia.

Le province “più care” e quelle più virtuose

Grosseto si ferma a metà classifica nazionale, al trentesimo posto, con un +1,6% e 433 euro in più all’anno per una famiglia media. Firenze, spesso accusata di prezzi esorbitanti soprattutto nel centro storico, è invece più indietro, al 43esimo posto, con un’inflazione del +1,4% e un aggravio di 386 euro, una frenata forse dovuta alla riduzione della domanda. Livorno registra lo stesso aumento percentuale del capoluogo toscano, con un rincaro di 379 euro.

A Massa Carrara l’inflazione si ferma invece al +1,1%, con 298 euro di spesa aggiuntiva, mentre Pisa conquista un primato positivo: è la città meno cara d’Italia. Qui l’inflazione di luglio è del +0,6%, con appena 162 euro in più all’anno per una famiglia tipo.