
Sul posto l'ambulanza del 118 per i soccorsi (Foto di repertorio)
Livorno, 11 agosto 2025 – Doveva essere una serata spensierata, tra musica e risate con gli amici, invece si è trasformata in un vero e proprio incubo. Venerdì sera, davanti a un noto locale della Versilia, una lite tra giovani è infatti degenerata in un’aggressione brutale da parte di un gruppo di ragazzi di Livorno nei confronti di giovani viareggini. Una lite che ha contato ben tre feriti. Oggi stanno tutti meglio e sono a casa, ma un giovane ha riportato una grave lesione alla testa con 19 punti di sutura, una ragazza si è fratturata un dito e un altro ragazzo è rimasto con vistosi ematomi sul volto perché lo hanno preso a calci nel viso.
Ma la paura e soprattutto lo sconcerto restano impressi nella memoria di chi c’era. Tutto sarebbe iniziato quando alcune ragazze, infastidite dal gruppo di giovani livornesi, hanno urlato disperate chiedendo che se ne andassero. A quel punto intervenuti gli amici, tra cui Matteo, che ha deciso di raccontare quegli attimi di terrore a “La Nazione“.
“Non so cosa fosse successo prima – ricorda Matteo, ancora scosso – ma ho visto i miei amici avvicinarsi alle ragazze. Erano visibilmente ubriachi dopo la serata in discoteca. I ragazzi di Livorno si sono allontanati per qualche secondo, poi sono tornati con un sasso grande quanto un’arancia. Uno di loro ha colpito alla testa il mio amico con una violenza spaventosa, lui è crollato a terra privo di sensi. Non era una semplice rissa. Volevano fargli male, male sul serio. A lui come a tutti noi, non guardavano in faccia a nessuno. Ci hanno minacciati, ci hanno detto che ci avrebbero “spaccato la testa“”. Una vera e propria aggressione del branco, con una brutalità inaudita.
“Non avevo mai visto nulla di simile – conclude Matteo – e pensare che tutto è nato da una sciocchezza che si sarebbe potuta risolvere con poche parole. Mi sono paralizzato dalla paura, stavano venendo anche verso di me, e mi avrebbero sicuramente preso a calci e pugni come hanno fatto ai miei amici, con l’intenzione di farmi più male che avrebbero potuto. Sono riuscito a chiamare il 112, che ha mandato il personale del 118 per soccorrere i miei amici. Presenteremo tutti denuncia, io come testimone dei fatti, perché quello che è successo non deve accadere mai più”.