
In Cittadella stasera è atteso il pubblico delle grandi occasioni per la presentazione dei bozzetti dei carri e delle mascherate che sfileranno dal primo febbraio sui Viali a Mare
La notte dei desideri esaudisce il sogno dei carnevalari; che attraverso lo svelamento dei bozzetti dei carri e delle mascherate possono iniziare ad immaginare che Carnevale sarà quello che sfilerà sui Viali a Mare dal primo di febbraio. Sogni ed incubi di (futura) cartapesta saranno presentati questa sera, dalle 21, alla Cittadella. Dove insieme ad un’infinita platea di seggioline si rivedono anche le tribune di piazza Mazzini, e dove sul palco, con la conduzione di Daniele Maffei, andrà in scena lo spettacolo della scoperta, con la presentazione dei progetti 2026 immersa in un racconto fatto di musica, teatro e danza. Un evento costruito dalla Fondazione guidata da Marialina Marcucci che ha avuto l’intuizione di trasformare “La notte dei bozzetti“ "Nell’appuntamento estivo più atteso dell’anno", almeno dai viareggini, come ha sottolineato anche l’assessora alla cultura Sandra Mei.
E intanto dagli hangar socchiusi qualcosa, sui temi che caratterizzeranno la prossima edizione della manifestazione, ha già cominciato a filtrare. E quello che si affaccia all’orizzonte, secondo le indiscrezioni che siamo riusciti a raccogliere, sarà un Carnevale figlio del suo tempo. Di questo tempo, influenzato dall’esasperata contrapposizione tra eros e thanatos, la spinta alla vita e alla distruzione, l’amore e l’odio, la pace e la guerra. Gran parte delle riflessioni dei carristi mettono infatti al centro proprio il dualismo dell’animo umano. E allora i destini del mondo si giocano come una mano alla roulette (la suggestione dei Lebigre?), negli azzardi dei potenti della terra che tornano dunque nel mirino della satira (che dovrebbe caratterizzare le costruzioni di Avanzini e anche dei fratelli Breschi). E se il conflitto esplode come l’atomica (nell’idea dei Lombardi?), l’amore pare alla fine destinato a sbocciare in un abbraccio (nel progetto dei Cinquini?). Le favole hanno un retroscena amaro (nel racconto di Luca Bertozzi e Iacopo Allegrucci?), mentre le citazioni letterarie e mitologiche diventano un binario che unisce le stazioni della vita, dove le generazioni si incontrano e si scontrano (nell’idea di Vannucci?)
E a proposito di scontro, a seguito di quello con strascichi giudiziari che si è aperto tra la Fondazione Carnevale e la galleria Federico Contini Arte stasera verrà presentato anche il nuovo manifesto dell’edizione 2026. Quello scelto dal cda della Cittadella per sostituire il “Burla bimbo“, a firma di Gianluca Pergreffi, in arte Noah Cooper, dopo il “Burla caos“ per la proprietà dei diritti d’opera esploso nei giorni scorsi. Già da lunedì il manifesto con il bambino che spalanca la bocca e le braccia sotto una pioggia di coriandoli sarà infatti rimosso da tutti i totem promozionali che puntellano la città, e così anche dall’orologio di piazza Mazzini dove l’ormai ex manifesto in formato maxi campeggiava già dal Carnevale passato, per essere sostituito da una nuova locandina dal gusto antico ma ridefinito per inserirsi nel presente.
L’obiettivo della Fondazione è riuscire a completare i nuovi allestimenti già per Ferragosto, così da dare impulso alla nuova campagna promozionale. Poi che strada prenderà il contenzioso tra la galleria Federico Contini Arte e la Fondazione Carnevale di vedrà. Ma Burlamacco è abituato ai fuochi d’artificio...