
La moda in controtendenza
Firenze, 1 ago 2025 - Secondo la rilevazione del centro studi Confindustria Toscana Nord, che copre le province di Lucca, Prato e Pistoia, dal tessile e abbigliamento arrivano, a sorpresa, segnali di inversione di tendenza. Nel secondo trimestre 2025 tiene il tessile rispetto alla media 2024, mentre «l'abbigliamento – spiega la presidente di Confindustria Toscana Nord, Fabia Romagnoli – è addirittura in sensibile crescita, a quota +5%, sempre in confronto alla media dell'anno scorso». In modesta crescita anche l'alimentare, stazionaria la meccanica, mentre arretra lievemente, in linea col dato italiano, la chimica-plastica-farmaceutica, reduce comunque da anni molto buoni. Stessa situazione per la carta-cartotecnica. In flessione la produzione industriale, che perde l’1,8% rispetto al secondo trimestre 2024.
In una congiuntura fortemente segnata dal ciclone Trump sui dazi e dalla finestra di forte incertezza che si è aperta nell'economia mondiale, con l'apprezzamento dell'euro sul dollaro che ha ulteriormente penalizzato le produzioni europee, sarà l’autunno il banco di prova per le imprese toscane. Un autunno, come lo definisce la presidente, «complicato». «E’ per questo – aggiunge – che le imprese si aspettano da Ue e governo la massima attenzione». In generale, comunque, i dati che riguardano questa parte di Toscana sono «complessivamente abbastanza rassicuranti, anche se distribuiti a livello settoriale in maniera piuttosto insolita». Guerre, il rallentamento dell'export i dazi Usa, tuttavia, «rischiano di mettere il freno al commercio internazionale», conclude Romagnoli.
Per quanto riguarda la situazione nelle province, Lucca è leggermente in territorio negativo, -0,2%, peggio fa Pistoia con un -4,1%, in una posizione intermedia si colloca Prato con un dato nel secondo trimestre di -2,9%.