ANDREA CIAPPI
Cronaca

Truffe con il Pos portatile, “Bastano pochi secondi avvicinandosi a una carta”

È la nuova frontiera del raggiro hi-tech: prime segnalazioni dall’Empolese. L’associazione di tutela dei consumatori Aeci spiega come difendersi. “La sottrazione online di denaro è istantanea. Ma le notifiche Sms possono salvarci...”

Un pagamento con il Pos. In alto, il presidente Fabrizio Spinelli di Aeci

Un pagamento con il Pos. In alto, il presidente Fabrizio Spinelli di Aeci

Empoli, 11 agosto 2025 – L’ultima frontiera della truffa passa dal contactless. Tentativi del genere sarebbero stati registrati anche nell’Empolese e Medio Valdarno, partendo come vedremo da furti ’tradizionali’. Tanto che Aeci-Associazione europea consumatori indipendenti, che ha i quartieri generali a Empoli (presieduta da Fabrizio Spinelli) e Pontedera, mette in guardia le possibili vittime. Cioè tutti coloro che hanno in tasca un bancomat o una carta. Come funziona? Il ladro-truffatore è in possesso di un Pos. Sì proprio quel dispositivo tramite il quale, normalmente, si paga ai negozi tramite carta. Sovente, sotto i 50 euro di spesa non è richiesto il Pin.

Questi truffatori hi-tech riuscirebbero ad avvicinarsi talmente tanto alla vittima da far entrare ‘in relazione’, diciamo così, Pos e carta. E a spillare cifre. Operazione non semplice, sì: si è fatta però strada l’ipotesi che questi truffatori abbiano buon gioco una volta effettuato il furto tradizionale (tipo borseggio) e avendo bancomat o carte in mano.

Aeci entra nel dettaglio delle frodi più citate e vi ritroviamo la fattispecie anzidetta: Skimming Nfc ovvero leggere la carta ’al volo’: tecnicamente possibile, ma serve appunto stare a pochissimi centimetri e di solito serve una transazione su un Pos abilitato. Abilitarsi significa rendere manifesta la propria identità ed è l’opposto che un truffatore vorrebbe fare, ma si ingegnano anche in questo. Poi c’è il Relay attack con il truffatore A vicino alla carta e il truffatore B vicino al Pos. “Si tratta di un attacco – afferma Aeci – da film”.

Ecco quindi la casistica più concreta ovvero il furto fisico della carta o del telefono con la carta caricata. Se il ladro ha la carta può fare piccoli pagamenti dove non è richiesto Pin. Infine la strategia del Pos ’ballerino’ portatile che sfiora la persona in coda a un negozio, ad esempio, e fa una transazione. Può capitare? “Sì, ma è rischioso per il truffatore perché lascia tracce (esercente, dispositivo, flusso bancario)”. Quali rimedi? Aeci parte da quello più consolidato, ovverosia attivare le notifiche in tempo reale (push, Sms, e-mail) per ogni transazione. “È l’allarme più efficace. Si possono poi inserire minimi rigidi per il contactless oppure disattivarlo”, spiegano dall’Aeci che invita a mettersi in contatto con l’associazione in caso di dfficoltà tramite il form apposito online o al centralino 064510914.

Andrea Ciappi