
Il professionista Da Mommio: "Attenzione alle offerte allettanti: tre casi in una sola settimana". E avverte: "Conseguenze gravi non solo per chi è vittima di un sinistro, ma anche lo ’scoperto’".
Aumentano i casi di veicoli che circolano senza assicurazione. A lanciare l’allarme è il professionista Maurizio Da Mommio. "Segnalo un fenomeno in aumento anche nella nostra zona, quello dei veicoli che circolano privi di assicurazione obbligatoria. Lo faccio per mettere sull’avviso i nostri concittadini. Grazie a prezzi molto bassi, documenti falsi e siti fantasmi, c’è un vero e proprio boom delle polizze fantasma che mette a rischio automobilisti e vittime di incidenti. Ho studiato i dati forniti da Ania e Ivass per cercare di interpretare il fenomeno alla luce di alcuni episodi accaduti nella mia agenzia. In Italia, circa tre milioni di automobili viaggiano senza alcuna copertura assicurativa. Il dato, diffuso dall’associazione nazionale tra imprese assicuratrici, accende i riflettori su un fenomeno preoccupante, che unisce violazioni del Codice della Strada a rischi concreti per la sicurezza e la tutela economica di chi ogni giorno percorre le nostre strade. Le sanzioni ci sono ma il rischio resta. Chi guida senza assicurazione si espone a sanzioni pesanti: multe da 866 a 3464 euro, sequestro del veicolo e, in caso di recidiva entro due anni, sospensione della patente. È prevista una riduzione della sanzione se la copertura viene attivata entro 15 giorni, con validità minima di sei mesi. Ma le conseguenze più gravi ricadono sulle vittime degli incidenti: quando il responsabile non è assicurato, il risarcimento avviene tramite il Fondo Vittime della Strada, un meccanismo che spesso comporta tempi lunghi e complessità burocratiche, soprattutto nei casi di lesioni gravi o perdita del reddito familiare".
"Ho toccato con mano – prosegue – nei miei uffici a Carrara ed in quelli dei miei collaboratori quello che ho rappresentato sopra: nell’arco di una sola settimana, si sono presentati tre automobilisti vittime di queste truffe e dunque in possesso di polizze false. Hanno dovuto stipulare un nuovo contratto. Abbiamo anche aiutato un altro cliente a sventare un ulteriore tentativo di truffa. Sono stati esibiti certificati che, ad un occhio inesperto, avrebbero potuto sembrare autentici. Ma non è stato difficile smascherare documenti abilmente contraffatti. Il segnale più evidente? Prezzi irrealistici. In un caso, un sedicente assicuratore proponeva una polizza a 450 euro contro i 2mila richiesti dalla compagnia ufficiale per lo stesso profilo — un’auto datata, classe di merito 16, un sinistro recente e guida esperta — includendo persino coperture extra come tutela legale, assicurazione infortuni conducente e guida libera che ovviamente comportano un aggravio di spesa. Un’offerta così allettante da essere, inevitabilmente, sospetta. Cinque volte il premio ufficiale di una compagnia. A mio parere la causa è da ricercare nella combinazione di due fatti: il contesto economico difficile del paese e dell’aumento dei premi Rc auto che alimenta la domanda di soluzioni “low cost”. L’incremento dei prezzi è legato, tra l’altro, all’aumento dei costi in genere, a partire da quelli dei ricambi, fenomeno che riflette andamenti simili in altri settori a partire da quello della grande distribuzione. Ma la ricerca di risparmio, se mal gestita, rischia di spingere gli automobilisti direttamente nelle mani dei truffatori".