ANGELA MARIA FRUZZETTI
Cronaca

Aumento dell’aggio per i tabaccai: "E’ rimasto fermo da 30 anni"

I tabaccai tornano a far sentire la loro voce. A lanciare un appello è Raffaele Grande, rappresentante della categoria all’interno...

Raffaele Grande

Raffaele Grande

I tabaccai tornano a far sentire la loro voce. A lanciare un appello è Raffaele Grande, rappresentante della categoria all’interno di Confimpresa, che chiede con forza un aumento dell’aggio riconosciuto ai tabaccai per la vendita dei prodotti di monopolio e dei servizi di gioco. "L’aggio è fermo da oltre 30 anni – dichiara Grande – mentre costi di gestione, affitti, bollette e obblighi fiscali sono aumentati costantemente. È il momento che lo Stato riconosca il ruolo essenziale della nostra categoria". Attualmente i tabaccai ricevono un aggio che non è stato aggiornato dal 1993, nonostante l’importante funzione pubblica che esercitano: vendita di tabacchi, riscossione di tributi, pagamento bollette, ricariche, servizi digitali e molto altro. La richiesta è in linea con quanto già sollecitato a livello nazionale dalla Federazione Italiana tabaccai, che stima un contributo all’erario di oltre 24 miliardi di euro l’anno tra accise sui tabacchi e gioco pubblico. Grande sottolinea "come le piccole tabaccherie siano sempre più sotto pressione, con margini in calo e carichi burocratici in aumento. Se non si interviene presto, molte attività rischiano la chiusura. La nostra non è solo una richiesta economica, ma una battaglia per la sopravvivenza di un presidio di legalità e prossimità sul territorio".