
Era stato fermato in auto lo scorso settembre dalla guardia di finanza. Un controllo in declassata a cui l’uomo, 33...
Era stato fermato in auto lo scorso settembre dalla guardia di finanza. Un controllo in declassata a cui l’uomo, 33 anni italiano, non era sfuggito in quanto i militari avevano notato che, nel tentativo di eludere il posto di blocco, aveva fatto una manovra azzardata. Quando i finanziari si avvicinarono all’auto sentirono subito uno strano odore e notarono il nervosismo del conducente tanto che scattò immediatamente il controllo delle macchina. Nel sedile posteriore furono trovate due buste nelle quali l’uomo aveva nascosto ben 33 chili di hashish. Insomma, una quantità enorme di droga. In un pacchetto di tabacco i finanzieri trovarono 2.000 euro in contanti. Ma non era finita qui in quanto la perquisizione fu estesa alla casa del conducente dove fu rinvenuta altra droga: 435 grammi di hashish e ben quattro chili di marijuana nascosti in un box auto nelle disponibilità del trentenne. Per l’uomo scattarono le manette, arresto che venne convalidato dal gip in quanto l’indagato, durante l’interrogatorio di garanzia, dette una spiegazione "fumosa" dell’episodio. Raccontò di aver ricevuto l’ingente quantitativo di droga da due uomini non meglio specificati che gli avevano chiesto di tenerla a casa sua. Un "servizio" che avrebbe fatto altre volte, così disse senza però fornire l’identità delle persone che gli avevano consegnato il grosso quantitativo di stupefacente. L’uomo, assistito dall’avvocato Sabrina Serroni (foto), ha chiesto di patteggiare. Il gup Tesi ha accolto la richiesta di patteggiamento a un anno e 11 mesi con la sospensione condizionale della pena considerando che l’imputato era incensurato.
L.N.