REDAZIONE PRATO

La visita di Piantedosi. La Lega: "Il ministro andava ringraziato. Indignati da Furfaro"

Montemagni, deputata e commissario provinciale del partito di Salvini: "Il Pd continua a vedere il tema della sicurezza come distante, mentre i cittadini ogni giorno ci si confrontano. Benvenga il ministro a ferragosto".

Elisa Montemagni, deputato e commissario provinciale della Lega

Elisa Montemagni, deputato e commissario provinciale della Lega

Non si placa la bufera sulle parole del deputato del Pd Marco Furfaro sulla visita del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a Prato nel giorno di Ferragosto. Una visita molto significativa in una città che ha iniziato ad alzare la mano, con decisione, per chiedere attenzione da Roma. E i segnali di sostegno ci sono.

Il deputato dem, vicinissimo alla segretaria nazionale Elly Schlein e al segretario toscano Emiliano Fossi, a La Nazione ha detto così: "La visita di Piantedosi? Non sono contento. Non lo accompagnerò in quella che sarà l’ennesima passerella. Negli anni sono venuti diversi ministri, ma non si sono mai visti i fatti. Le condizioni del carcere e del tribunale sono gravi, tutti i comparti della giustizia sono in sofferenza, la polizia locale è sotto organico. Piantedosi ha bisogno di annunci, non Prato".

Adesso è la Lega a scendere in campo dopo le repliche di fuoco da parte di Fratelli d’Italia e di Forza Italia.

"A Ferragosto arriva il ministro dell’Interno Piantedosi a Prato e l’onorevole Furfaro invece che ringraziarlo per l’attenzione prestata alla città, critica apertamente la sua presenza, definendola una passerella... - afferma la deputata Elisa Montemagni, commissario provinciale della Lega - Non ci sorprendiamo affatto delle dichiarazioni del collega del Pd, perché la Sinistra ha un concetto tutto suo riguardo alla sicurezza... e quindi le Istituzioni meglio averle lontane che a stretto contatto con una realtà che, purtroppo, non è così priva, anzi tutt’altro, di gravi problematiche legate alla delinquenza".

"D’altra parte, in Toscana si è fautori di un’accoglienza diffusa che, poi, si trasforma, a nostro avviso, in una pericolosa criminalità diffusa -precisa la rappresentante della Lega e commissario provinciale pratese del partito di Salvini - Una chiara testimonianza è la ferma opposizione, da parte dei ‘buonisti’ targati Pd nel voler realizzare un Cpr anche nella nostra Regione, una struttura in cui, prima di essere espulsi, verrebbero ospitati immigrati irregolari che hanno commesso reati e quindi questa opzione garantirebbe maggiore tranquillità al cittadino" insiste Montemagni.

"Insomma, caro Furfaro, la tua esternazione ci indigna, ma, lo ribadiamo non ci stupisce affatto, perché in linea con il modus operandi di un partito che vede la tematica della sicurezza come un qualcosa di colpevolmente distante, ma non è così per i cittadini pratesi che, invece, quotidianamente sono alle prese con personaggi, spesso stranieri, poco raccomandabili; la realtà è, dunque, ben diversa". La Lega quindi saluta con grande soddisfazione l’arrivo del ministro Piantedosi: "Noi diamo un caloroso benvenuto al ministro Piantedosi e sinceramente del disappunto piddino ce ne freghiamo apertamente..." conclude Elisa Montemagni.

La deputata di Fratelli d’Italia Chiara La Porta aveva censurato le parole di Furfaro così: "La visita del ministro Piantedosi è un segnale forte: lo Stato è tornato protagonista anche a Prato, grazie al lavoro del governo Meloni. Finalmente, dopo troppi anni, si è riusciti ad accendere i riflettori sulla criminalità. Lo conferma la convocazione in città, per la prima volta, della Commissione parlamentare antimafia, di quella sulle ecomafie e di quella sul lavoro. E poi il recente blitz delle Forze dell’ordine in tutta Italia coordinato proprio dal Ministero degli Interni contro l’illegalità cinese. Furfaro dovrebbe gioire per la presenza dello Stato, anziché criticare". Mentre Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia aveva attaccato: "Le parole di Furfaro non sono offensive solo nei confronti delle Istituzioni della Repubblica, che lui dovrebbe rappresentare con disciplina e onore, ma anche e soprattutto dell’intelligenza dei cittadini pratesi, che lui vorrebbe intortare di discorsi a fronte di una verità, inchiesta e commissariamento, insindacabile. Lo Stato c’è, grazie al ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, che verrà in città".

Luigi Caroppo