
Rita Pieri (Forza Italia) rilancia alcuni temi molto importanti e connessi alla questione sicurezza, come l’emergenza educativa
Il caso del Giocagiò sta tenendo alta l’attenzione sulla gestione della sicurezza in città. Ad intervenire è Rita Pieri, ex consigliera comunale di Forza Italia. "Innanzitutto grazie al Commissario Sammartino che con un atto di responsabilità ha fatto quello che un commissario deve fare, ossia prendere in considerazione il problema e chiudere alle 21. Leggo inoltre che da ieri altrettanto con serietà e capacità di ascolto ha prolungato la chiusura alla mezzanotte – dice Pieri – Grazie a nome dei bambini che non sono al mare o in montagna ma che sono rimasti in città, una città purtroppo quest’anno molto poco attrattiva". Poi una riflessione politica per i colleghi del centrodestra: "Mi fa piacere vedere che l’interesse dei miei colleghi Cocci e Belgiorno sia declinato non solo sulla sicurezza, ma su temi a me cari come povertà educativa, emergenza educativa, assenza della famiglia, degrado sociale che hanno portato, come sottolineato da Cocci, ad un abbandono del Parco già da tempo, con panchine deserte e giochi degradati". Una vicenda, quella del Giocagiò, che spinge a riflettere "sull’esigenza di progetti sociali, rispetto per l’ambiente e senso di comunità". Una battaglia che Pieri nel suo percorso in consiglio comunale ha portato avanti con atti concreti. "Mi sorge spontaneo domandare: dov’era il consigliere Fazio (intervenuto in modo diverso dall’altra uscita ) e la maggioranza quando riportavo attraverso interpellanze e interrogazioni l’esigenza di percorsi educativi, come quando ci furono gli atti vandalici alla porta della Basilica delle Carceri o la rissa in via Reggiana? Insieme alla consigliera Risaliti chiedevamo di attivare un presidio con Associazioni, scuola, consulta provinciale scolastica e Asl. Un coro univoco insieme alle forze dell’ordine". Pieri ricorda che la risposta alle sue sollecitazioni è stata che "la sicurezza non era competenza del Comune. La polizia municipale doveva fare altro: la responsabilità era sempre del governo. Oggi vedo un cambio di attenzione e mi fa piacere. Quindi aumento di controlli da una parte bravo Commissario ) mentre per quanto riguarda i percorsi educativi dovremo aspettare il ritorno alla ’normalità’. Peccato, abbiamo perso un’occasione per averli già messi in atto".
Sa.Be.