
I due studenti Louis ed Emma insieme ai relatori e agli organizzatori della serata nella sala polivalente Lido Baldini a Vaiano
La sicurezza sui luoghi di lavoro non è soltanto una questione tecnica, ma è una questione di cultura, formazione, educazione e rispetto per la vita umana. Educazione a partire dalle giovani generazioni, cittadini, imprenditori e lavoratori del domani.
Un argomento che è stato sviscerato da diversi punti di vista nell’interessante e seguita serata nella sala Polivalente Lido Baldini a Vaiano, organizzata dall’associazione Civici per Vaiano. "Informazione e giustizia: morti sul lavoro tra cronaca ed educazione" è stato il tema affrontato grazie agli interventi di Jacqueline Monica Magi, magistrata, l’avvocato Barbara Gualtieri, Sara Bessi, giornalista de La Nazione, e Michela Cinquilli, docente del Liceo Artistico Umberto Brunelleschi di Montemurlo, coordinate dal regista Mike Ricci.
Un confronto che è stato preceduto dall’intervento di due studenti del Liceo Brunelleschi, Emma e Louis, che insieme ad altri compagni hanno vinto una borsa di studio grazie ad un accordo tra Inail di Firenze e Ufficio scolastico regionale, per l’elaborato "Save my life. Esprimere la sicurezza". Musica, podcast e pillole di sicurezza realizzati in uno studio professionale: i giovanissimi si sono confrontati su quali atteggiamenti seguire per la sicurezza nella vita quotidiana ed evitare situazioni di pericolo fino alle morti bianche. "La morte di Luana D’Orazio ci ha toccato molto", hanno detto Emma e Louis.
Il progetto, coordinato dalla professoressa Michela Cinquilli, sottolinea il ruolo attivo della scuola nella diffusione della cultura della prevenzione. La magistrata Magi ha evidenziato quanto l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è cresciuta da parte del legislatore nel corso degli ultimi trent’anni facendo un excursus chiaro del fenomeno in Italia, Paese europeo che insieme alla Francia conta il numero più alto di morti sul lavoro. Ne è scaturito un interessante dibattito tra i presenti, sintomo che certi temi richiedono una presa di coscienza maggiore.