
Per la manutenzione ordinaria un piano di quasi 3 milioni per il 2025
PRATOLa cura della vegetazione lungo fiumi, dei torrenti e delle casse di espansione è il core businness del Consorzio. L’alluvione del 2023 ha dimostrato quanto sia fondamentale la "manutenzione ordinaria" del territorio – quindi taglio della vegetazione lungo fiumi, torrenti e casse di espansione – per provare a far fronte nel miglior modo possibile eventi straordinari. Per il 2025, nella provincia di Prato, sono previsti 283 chilometri di sfalci per un costo di 1 milione e 415mila euro e 72 ettari di sfalci areali (ossia sulle casse di espansione), con un investimento di 216mila euro. Come agisce il Consorzio? Dalla primavera all’autunno fa da uno a 3 passaggi (anche in appalto). "Al momento – spiegano dal Consorzio di Bonifica – abbiamo eseguito già ovunque il primo e in alcuni casi anche il secondo passaggio di sfalcio su tutti i tratti in cui è previsto. Insomma, siamo alla metà del lavoro che prevede un altro passaggio entro fine ottobre". Su Prato però vanno fatte due precisazioni: lo sfalcio del Bisenzio in città è a cura del Comune come onere della concessione per la pista ciclabile (mentre il Consorzio sfalcia a monte e a valle). Sono di competenza comunale anche le Gore di Prato, che il Comune ha affidato per la manutenzione ordinaria di sfalcio al Consorzio tramite una apposita convenzione.Oltre alla manutenzione ordinaria, il Consorzio esegue i cosiddetti tagli selettivi: in sostanza un’operazione di diradamento della vegetazione sui corsi d’acqua più collinari. Vengono tolte le piante in eccesso, quelle arrivate alla fine del loro ciclo vitale, o che ostruiscono i manufatti come i ponti. Si tratta di interventi eseguiti su cicli pluriennali. "Per il 2025 – specificano dal Consorzio – sono programmati 51 chilometri di tagli selettivi per un costo di 382.500 euro, di cui 18 chilometri sono già stati completati. I restanti 33 chilometri saranno eseguiti nel prossimo inverno".Una parte significativa dell’attività del Consorzio riguarda la cosiddetta ‘manutenzione incidentale’: si tratta degli interventi non programmati che seguono segnalazioni o criticità impreviste. Una sorta di ‘pronto intervento’ per rimuovere alberi pericolanti, depositi alluvionali o frane. "Fino a questo momento il Consorzio ha già risposto a 34 segnalazioni, con un costo complessivo di 251.055 euro, e altri 11 interventi sono in corso di esecuzione".