NATALINO BENACCI
Cronaca

Sfide demografiche e nuove opportunità. Imprenditori ’anziani’ e neonati stranieri

Presentato ad Aulla il Rapporto economia, che ha evidenziato le flessioni di commercio e costruzioni ma anche un aumento di dipendenti

Presentato ad Aulla il Rapporto economia, che ha evidenziato le flessioni di commercio e costruzioni ma anche un aumento di dipendenti

Presentato ad Aulla il Rapporto economia, che ha evidenziato le flessioni di commercio e costruzioni ma anche un aumento di dipendenti

Lunigiana fragile che invecchia e si spopola, ma è una comunità che guarda avanti e accetta la sfida al futuro. Lo dicono i dati del Rapporto Economia della Lunigiana 2025, frutto della collaborazione tra la Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e l’Istituto Studi Ricerche presentato ieri mattina nella Sala Consiliare di Aulla. Sono intervenuti il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco del Comune di Aulla, Roberto Valettini, il presidente della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, Valter Tamburini, il presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti e Sergio Chericoni, presidente dell’Isr. L’incontro è stato moderato da Silvia Pieraccini, giornalista de Il Sole 24 Ore. Il Rapporto, illustrato dall’architetto Massimo Marcesini, ha evidenziato come la Lunigiana stia affrontando una duplice sfida demografica, con un invecchiamento della popolazione evidente nell’età media degli imprenditori, prossima ai 53 anni. Tuttavia, il territorio ha registrato un leggero aumento della popolazione complessiva nel 2024 rispetto all’anno precedente, e soprattutto un contributo sempre più cruciale della popolazione straniera. Nel 2024 si sono registrati 486 arrivi dall’estero, di cui 436 stranieri, a fronte di 114 partenze, tra cui 71 cittadini italiani. Verso una ’nuova’ Lunigiana: 1 neonato su 6 è straniero. Sul fronte economico, il commercio e le costruzioni hanno mostrato flessioni significative tra il 2024 e il 2019, ma l’occupazione totale è cresciuta del 3% dal 2019 al 2022, trainata da un +8% dei lavoratori dipendenti.

Il settore turistico, pur avendo registrato un calo del 4,7% nelle presenze nel 2024, vede le locazioni turistiche stabilizzarsi e rappresentare una quota importante del totale. La Lunigiana si conferma inoltre un polo culturale, con oltre il 60% dell’offerta museale provinciale. "La Toscana diffusa è e continuerà a essere un obiettivo centrale del mio governo - ha detto Giani al suo primo appuntamento pubblico dopo l’investitura ufficiale in vista delle elezioni del 12 ottobre - Valorizzare le aree a minore densità abitativa, ma ricche di identità, storia e potenzialità, è fondamentale per uno sviluppo equilibrato e inclusivo dell’intera regione. Scommettere su questa area vuol dire investire nella forza delle comunità locali, nelle risorse ambientali e culturali che lo rendono unico. Credo che da qui possa partire una spinta decisiva per rafforzare tutta la Toscana diffusa". Per il presidente la Lunigiana ha davanti a sé una sfida concreta: trasformare le proprie potenzialità in sviluppo, occupazione e qualità della vita. "Geografia, storia e cultura conferiscono alla Lunigiana una posizione strategica: è uno snodo naturale tra la pianura padana, il cuore economico del Paese, e la costa tirrenica, storicamente proiettata verso l’Europa - ha proseguito - Non posso non sottolineare il tema delle infrastrutture: la Pontremolese resta priorità strategica. Spingere sul suo completamento e ammodernamento significa dare alla Lunigiana quella connessione concreta con i grandi assi di sviluppo nazionale ed europeo di cui ha bisogno per liberare tutte le sue potenzialità".

Natalino Benacci