STEFANO GUIDONI
Cronaca

Fratelli cristiani, 300 firme. La ’battaglia’ dei genitori

Contestato l’addio degli ultimi due lasalliani. Nasce un apposito comitato "E’ un addio imposto, non una scelta. Facciamoli finire il ciclo formativo".

Fratel Celestino Rapuano e fratel Alberto Castellani. della scuola San Filippo Neri

Fratel Celestino Rapuano e fratel Alberto Castellani. della scuola San Filippo Neri

"A Massa oggi Fratelli delle scuole cristiane può fare rima solo con fratel Alberto e fratel Celestino. Senza la loro presenza la scuola San Filippo Neri è una delle tante". A sostenerlo sono i promotori della petizione, che attualmente conta oltre trecento firme, per impedire dopo 166 anni che i Fratelli delle Scuole Cristiane lascino Massa. Sono due i religiosi rimasti alla San Filippo Neri: fratel Celestino Rapuano e fratel Alberto Castellani. La ferma posizione è avvenuta durante un incontro tra genitori, alcuni dei quali hanno confermato di voler ritirare i propri figli dalla scuola. La nascita di un comitato e la volontà di incontrare il vescovo Mario Vaccari testimoniano il dissenso di chi non approva "quello che si vorrebbe far passare per un trasferimento – dichiarano i genitori – mentre in realtà è l’allontanamento degli ultimi due lasalliani della scuola di viale Eugenio Chiesa" presente in città dal 1859.

Un provvedimento, come detto, che riguarda i fratelli Castellani e Rapuano, deciso dal responsabile della Provincia Italia dei Fratelli scuole cristiane, fratel Gabriele Di Giovanni, ’il visitatore’, insieme al suo consiglio, e che diversi genitori ricollegano "all’aria che si respirava ormai da qualche anno nella scuola". Un’aria, a detta loro, inquinata da tensioni e discussioni dovute a vedute e opinioni diverse, che avrebbero determinato una netta frattura tra alcuni docenti laici, lasalliani, personale scolastico e famiglie. Tra i motivi anche "le attività formative e ricreative abolite – fanno sapere – quelle svolte nello storico teatrino, la vendemmia a scopo benefico e anche altre".

Una petizione che continua a racimolare adesioni, il cui titolo non lascia spazio a interpretazioni: "Il problema. Un addio imposto non una scelta, la comunità massese assiste incredula alla cacciata dei fratelli dalla scuola San Filippo Neri". Tutti concordi inoltre, che "la scuola senza lasalliani perde un punto di riferimento per l’educazione, l’istruzione e la formazione dei giovani, ispirata ai principi e agli insegnamenti dei membri della congregazione laicale, di cui a Massa i fratelli Alberto e Celestino ne sono la chiara e unica espressione". Commenti anche sull’offerta formativa post Castellani e sul sito web della scuola, www.lasallemassa.it stranamente in pausa dalla notizia del trasferimento dei fratelli.

Dall’incontro è emerso anche che "se il problema è di carattere economico – è la proposta dei genitori al visitatore – copriamo noi i costi per garantire la permanenza di fratel Alberto, consentendogli di portare a termine il quinto anno e il ciclo formativo". Castellani è anche presidente della Fondazione opera pia San Filippo Neri, che si è distinta per vari servizi per la comunità e per il supporto sociale ed educativo. "Quello che più ci amareggia è la tristezza dei nostri figli, quando hanno saputo che fratel Alberto non ci sarà più – concludono i genitori – perché di maestre comuni ce ne sono ovunque ma di eccellenze come fratel Alberto ce n’è una sola".

Tra i promotori del comitato "pro lasassiani" ci sono Mirco Bertelloni, Irene Modaffari, Manuela Trecci, Elisa Babboni, Madalina Bularca, Maria Francesca Cerutti, Stefano Tedeschini Lalli, Vincenzo Sblano, Maria Roxana Niculai, Sabrina Lo Struzzo ed Elena Pucci, che hanno preso parte all’incontro con altri genitori e che avevano in mano altrettante deleghe.