Terni, 17 luglio 2025 - La famiglia di Patrizia Pasqualetti produce gelato da 45 anni, prima in un borgo magico a Castel Viscardo e poi al centro di Orvieto, in faccia al Duomo. Da qualche anno i gelati Pasqualetti hanno conquistato anche New York. Gli stessi che hanno fatto la storia di un piccolo borgo umbro, oggi infatti si gustano nel cuore di Manhattan, sulla 23esima strada tra la Fifth e la Sixth Avenue.

Patrizia, maestra gelatiera, che ha imparato l'arte rubando con gli occhi la maestria del padre, con la gelateria "Eataly by Patrizia Pasqualetti" arriva a quota cinque negli Stati Uniti. "È il mio modo di onorare ciò che mio padre Giuseppe ha fatto nel nostro piccolo paese dell'Umbria - racconta - Quelle coppe che hanno segnato l'infanzia di tanti clienti oggi si possono gustare a New York - ha aggiunto -, in una gelateria con tavolini, servizio e un'identità tutta sua. È una rivoluzione per il mercato statunitense, ma nel segno della continuità".
"Il mio gelato non nasce da un algoritmo - sottolinea Pasqualetti - ma da anni di ascolto, esperienza, dedizione. L'intelligenza artificiale non potrà mai replicare l'anima di un gusto". E con i dazi come la mettiamo ? "Sfido tutti con la qualità", risponde la maestra gelatiera. "Uso per l'80% ingredienti americani, ma continuo a importare, ad esempio, il pistacchio siciliano, che cresce sulla lava e si raccoglie ogni due anni». Tra i prodotti locali che utilizza Pasqualetti ci sono anche quelli acquistati direttamente nelle farm americane, aziende agricole che corrispondono alle nostre realtà rurali. Una scelta che rafforza il legame con il territorio e valorizza la filiera corta. Con punti vendita a Boston, Los Angeles, San José (Silicon Valley) e due a New York, le gelaterie Pasqualetti negli Usa contano oggi oltre 30 dipendenti. "Insegno ai miei ragazzi la memoria del gusto - afferma -, la lavorazione della frutta, la riduzione dello zucchero. E in laboratorio tutto è a vista: non abbiamo segreti".