Marina di Massa, 17 luglio 2025 – La bandiera rossa sventola nonostante il mare calmo: c’è una manta che gira tra la scogliera e la spiaggia ed è vietato fare il bagno, per non disturbarla. Succede nello specchio di mare antistante il centro don Gnocchi e il bagno Marchini dove da alcuni giorni è stato avvistato un esemplare di manta di notevoli dimensioni che si aggira in quella vasca racchiusa da una scogliera frangiflutti. Fa caldo, il mare attrae e la gente entra in acqua. Poi, il fischio del bagnino mette tutti in allarme: qualcuno è in pericolo? Non è così: fuori, tutti fuori! Dal mare liscio come l’olio spuntano le pinne scure del «gigante del mare» che salpa tranquillamente la vasca, da una parte all’altra, a un paio di metri dalla riva.
La manta ha un’ apertura che può raggiungere anche i sei-sette metri di ampiezza. «Da alcuni giorni questo esemplare è entrato in questa vasca e vi è rimasto – spiega un bagnino, attento a non far entrare i bagnanti –. La capitaneria di porto ci fatto issare la bandiera rossa perché è meglio non entrare in acqua». Bagnini scrupolosi, che fischiano anche se vedono un bambino bagnarsi sulla battigia. La manta probabilmente non trova il passaggio per poter uscire in mare aperto e liberarsi da quello specchio di mare chiuso tra scogliere artificiali antierosione, ed è in difficoltà. Tuttavia, già lo scorso mese di giugno un esemplare di manta era stato avvistato in prossimità della costa verso la zona di Ronchi, suscitando la curiosità dei bagnanti.

Insomma, un evento eccezionale per la nostra zona. «E’ un animale che vive nel Mediterraneo – spiega Gianluca Giannelli presidente del Wwf provinciale – e recentemente sono stati avvistati alcuni esemplari vicino alle coste. E’ un problema tecnico scientifico e Arpat, con la Capitaneria di Porto di Marina di Carrara e la Regione Toscana stanno valutando come affrontare la situazione, non facile. La manta è una specie protetta e il mare è degli animali, non dell’uomo». Perché la presenza anomala delle mante anche da noi? «Risulta che le mante siano confuse a causa di un batterio presente nelle acque del Mediterraneo, questo grazie all’azione devastante dell’uomo. Tante stanno morendo, hanno perso l’orientamento e cercano acque più calme. Stanno studiando ovunque per capire e cercare di intervenire in base alle procedure internazionali, ma non è facile. Quello che possiamo fare, adesso, per la manta davanti alla don Gnocchi, è lasciarla tranquilla, non deve essere disturbata e bisogna lasciar fare alla natura: per un momento l’uomo deve mettersi da parte». La manta non è un pesce aggressivo ma è successo in passato che alcune persone siano state punte dall’aculeo della coda. Insomma, meglio evitare rischi per i bagnanti, in primis evitare di disturbare quell’esemplare, sperando che possa ritrovare il suo equilibrio in mare aperto e sperando soprattutto che Marina di Massa non diventi la sua ultima spiaggia.