MATTEO MARCELLO
Cronaca

Overtourism, giro di vite alle Cinque Terre: gruppi a numero chiuso e sosta vietata nei borghi

I tre Comuni fanno squadra e introducono contromisure: comitive non superiori a 25 persone, stop allo stazionamento in alcune aree

Overtourism, giro di vite alle Cinque Terre

Overtourism, giro di vite alle Cinque Terre

Cinque Terre, 17 luglio 2025 – Gruppi turistici a numero chiuso; per illustrare le bellezze del borgo non potranno essere più usati megafoni e strumenti di amplificazione vocale, che dovranno essere sostituiti da più una più sobria comunicazione tramite auricolari. Ma soprattutto, il divieto di sostare in determinate aree dei borghi, nella convinzione che l’eccessivo carico turistico possa provocare rischi sotto il profilo della gestione dell’ordine pubblico. I Comuni delle Cinque Terre fanno squadra e, per la prima volta, puntano a condividere lo stesso “strumento“ per una definizione organica della gestione dei gruppi turistici, diventati da tempo il simbolo dell’assalto incondizionato ai borghi marinari e dell’overtourism che attanaglia i bellissimi quanto delicati territori a picco sul mare. Da tempo la gestione dei flussi connessi ai gruppi turistici era finita nell’agenda dei Comuni e del Parco nazionale.

A Riomaggiore, l’amministrazione comunale guidata da Fabrizia Pecunia in questi mesi aveva definito con la collaborazione dello studio F Tourism & Marketing di Josep Ejarque un Destination management plan, ovvero un Piano di gestione turistica, dal quale era emersa l’esigenza di governare i flussi organizzati, ovvero quelli che arrivano sul territorio in gruppi. La “ricetta“ a tutto questo è arrivata nelle ultime settimane, con la condivisione da parte dei tre sindaci – Fabrizia Pecunia di Riomaggiore, Marco Fenelli di Vernazza e Francesco Sassarini di Monterosso – di una serie di misure che confluiranno nei rispettivi regolamenti di Polizia urbana. Nelle prossime settimane l’approvazione da parte dei Consigli comunali, con le misure che saranno attive dal prossimo anno. Il primo provvedimento ricalca quello adottato quasi due anni fa da Venezia per governare le modalità di conduzione delle visite ai borghi per i gruppi accompagnati, il cui numero massimo non potrà superare le 25 persone (guida o accompagnatore esclusi). Esclusi dal provvedimento i bambini fino ai due anni di età e le scolaresche in visita.

Tra gli obblighi che saranno introdotti, anche l’uso di auricolari per l’ascolto delle illustrazioni della guida turistica qualora il gruppo di visitatori sia composto da più di dieci persone, mentre sarà vietato alla guida turistica e all’accompagnatore di utilizzare strumenti di amplificazione vocale di qualsiasi tipo. Altro tema caldo, quello dello stazionamento dei gruppi nei borghi. A Riomaggiore, il sindaco Fabrizia Pecunia ha individuato le aree che saranno off limits alla sosta dei grandi gruppi. “Non è ammesso lo stazionamento del gruppo i in luoghi in cui si arrechi evidente intralcio alla circolazione del flusso pedonale; in particolare: nei tunnel e relative aree di accesso, lungo le scalinate e nei carrugi” si legge nella bozza del regolamento che sarà approvato dal Consiglio, in cui si evidenzia soprattutto che “non è mai ammesso lo stazionamento del gruppo di visitatori accompagnati” nei tunnel pedonali di Riomaggiore e Manarola e nelle relative aree di accesso – intersezione via Colombo-via San Giacomo e tra via Discovolo e via Birolli –, in via San Giacomo; in piazza Rio Finale; alla Loggia di Banchi (via Colombo), nelle aree di accesso alla Via dell’Amore, in via Birolli e lungo la strada per Palaedo”.

Analogamente, anche i comuni di Vernazza e Monterosso stanno individuando i luoghi in cui per i gruppi sarà vietato sostare. “Quanto previsto – spiega il sindaco di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia – era tra i punti emersi dal piano di gestione turistica elaborato con Ejarque, e fa parte di quelle attività che devono essere realizzate in collaborazione con gli altri Comuni e con il Parco nazionale (che a sua volta potrebbe replicare un’analoga misura per i sentieri di competenza; ndr). È un segnale che vogliamo dare al territorio, consapevoli che è soltanto un piccolo passo ma importante per andare verso una governance complessiva che veda istituzioni e Parco come cabina di regia di questo modello organizzativo. Le nuove misure entreranno in vigore nel 2026”.