MATTEO MARCELLO
Cronaca

L’assalto incontrollato dei turisti. Un altro giorno da incubo: caos nelle stazioni ferroviarie alle Cinque Terre

Altra giornata complicata tra capoluogo e riviera, con i visitatori che hanno invaso borghi e treni. Al via i progetti del Parco per monitorare i flussi. “Costruire una gestione multilivello dei picchi di affluenza”

I turisti ieri assiepati lungo le corte banchine delle stazioni delle Cinque Terre

I turisti ieri assiepati lungo le corte banchine delle stazioni delle Cinque Terre

Cinque Terre (La Spezia), 3 maggio 2025 – La stazione centrale presa d’assalto, con file infinite per fare il biglietto, banchine stracolme di turisti; guardie giurate, polizia e personale di Trenitalia impegnate nel difficile compito di far defluire enormi ’masse’ di persone, con visitatori costretti ad attendere ore prima di poter salire su un convoglio per le Cinque Terre, e forti ritardi tra La Spezia e Monterosso. È l’ordinaria mattinata di passione vissuta ieri nella stazione ferroviaria della Spezia. Problemi che ovviamente si sono registrati anche nei borghi delle Cinque Terre: in diversi momenti era persino difficile passeggiare.

Una situazione difficile, che vede da tempo il Parco impegnato a risolvere, per quanto di competenza, il tema dei flussi. “Il fenomeno del sovraffollamento esiste ma va compreso con lucidità e affrontato con strumenti concreti, basati sui dati – dice il presidente Lorenzo Viviani –. Si tratta di un fenomeno circoscritto a determinate aree del territorio e concentrato in giornate specifiche, spesso coincidenti con ponti festivi o ricorrenze straordinarie. È necessario un impegno comune per costruire una gestione multilivello e informata dei picchi di affluenza”. In questa direzione si sta muovendo il Parco, con progetti importanti. Il più rilevante è il Portale per la Mobilità, strumento digitale che consentirà a visitatori, operatori turistici e istituzioni di pianificare con maggiore consapevolezza, grazie a dati aggiornati in tempo reale su flussi, accessi, mobilità e condizioni ambientali. Questo permetterà di orientare i comportamenti e programmare interventi mirati.

“In questi periodi, aspettarsi solitudine e silenzio nei borghi è irrealistico. Il Parco vuole educare a una nuova modalità di fruizione, più rispettosa dell’ambiente e delle comunità. Oggi i visitatori si concentrano su meno del 4% della superficie dell’area protetta” dice Viviani. Accanto alle misure straordinarie consolidate sulla rete sentieristica, il Parco sta agendo su più fronti, come la promozione di itinerari alternativi, l’introduzione di premialità e agevolazioni per le 5 Terre Card Treno e Trekking per gli ospiti delle strutture a marchio Cets, l’ampliamento dei servizi inclusi nella 5 Terre Card (a breve comprenderà anche l’accesso a Case Lovara). “La nostra linea è chiara: governare il fenomeno con strumenti efficaci. Il Parco è parte attiva di un tavolo permanente con Regione, Comuni, Trenitalia e le associazioni, perché solo una governance integrata, fondata su un’analisi seria dei dati, può produrre soluzioni realmente efficaci”.